4 Torri, bilancio e futuro secondo Bratti
Volley. Il vicepresidente: «Anno difficile in B1, ma obiettivo centrato. Ok i giovani: punteremo su loro»
FERRARA. Nelle ultime ore di campagna elettorale l’onorevole Alessandro Bratti si occupa di... pallavolo! L’antica passione, che lo ha portato alla vicepresidenza della 4 Torri, lo chiama.
Bratti, si chiude una stagione difficile per la prima squadra...
«Quest’anno dovevamo salvarci e l’obiettivo è stato raggiunto, seppure in condizioni molto difficili. Ma il giudizio è positivo: abbiamo mantenuto la B1 con un budget molto limitato, entrate che... non sono entrate. Dovevamo avere un supporto dall’amministrazione comunale che non è arrivato, anche se ci è stata vicina, ma alcuni finanziamenti indiretti non sono arrivati, come altri diretti. Nel momento in cui si è allestita la squadra abbiamo dovuto ridimensionare gli obiettivi».
Il primo a subirne le conseguenze è stato coach Tosi...
«Fra mille difficoltà, ha dimostrato di avere carattere e ha portato la squadra alla salvezza. Anche Baglietti, con tutte le sue caratteristiche contraddizioni, ha dato il suo contributo».
Poi, i problemi di salute.
«Un alzatore che ha avuto male alla schiena (Marzola, ndr), l’altro (Zambelli, ndr) che si è operato alle tonsille, Zappaterra (il libero, ndr) che è venuto a mancare nelle ultime gare, oltre agli infortuni di routine. No, non è stato facile».
Nel bilancio va messa tutta l’attività societaria.
«Ed è stato fatto un lavoro eccezionale sul settore giovanile. Anche se in serie C e in D non sono arrivati i risultati, i ragazzi sono cresciuti tantissimo. La metà dei giocatori di serie C non era titolare in D l’anno prima, i campionati regionali li abbiamo affrontati con i giovani. L’ottimo lavoro fatto da coach Zambelli, e il campionato Under 17 che si sta giocando dopo aver battuto realtà importanti come Piacenza e Modena, si vede».
L’altra sera si è riunito il consiglio: com’è andata?
«Abbiamo tirato le fila e iniziato a ragionare sulla prossima stagione, che sarà condizionata dal budget. Siamo felici di aver riportato in squadra una come Alessandra Principi, significa voler mettere un progetto sul campo che è legato alla pallavolo, ma che non si limita solo al tema sportivo: il pool di sponsor che ci sostiene è per la stragrande maggioranza composto da aziende che si occupano di economia verde, in più abbiamo sempre un occhio attento all’aspetto sociale, 200/250 famiglie che gravitano fra settore giovanile e prima squadra, una base che ci interessa allargare, per dare un riferimento ai giovani di questa città, per altro già ricco».
Capitolo sponsor: in questi anni di crisi, sarà dura trovare risorse.
«Stiamo ricontattando tutti gli sponsor e ne cerchiamo qualcuno nuovo. Ci è venuto a mancare l’importante apporto di Carife, 20-30mila in più sarebbero stati oro, e 20-25mila da altre sponsorizzazioni. Abbiamo una situazione debitoria nei confronti del Comune per utilizzo palestre, dopo le elezioni ci incontreremo per parlarne. Per ora le aziende contattate ci hanno garantito più o meno lo stesso apporto, come previsione abbiamo messo il budget della stagione appena chiusa».
Prima di costruire la squadra servono un progetto e il coach a cui affidarlo: sarà Zambelli?
«Tosi ha fatto quello che doveva fare e gli va dato merito che nella storia della pallavolo a Ferrara si è sempre preso delle responsabilità: sostituì Poli quando andò via, a inizio stagione è subentrato al posto di Zambelli, Va ringraziato e resterà in società, così come Baglietti, non ci possiamo permettere di perdere nessuno. Ora si vuole riprendere un discorso sui giovani e Zambelli ci sembra il più adeguato. Certo, comporta dei rischi, qualche giocatore lo perderemo per motivi di studio (Agosti, ndr) o lavoro, quindi quslche ragionamento tecnico andrà fatto. Però, com’è sempre stato, nel momento in cui la società sceglierà un percorso, quello sarà portato a termine: Zambelli può stare tranquillo».