Bondi con un nuovo Ibarra «Voglio essere decisivo»
L’ultima annata è stata da dimenticare con tanto di grave infortunio alla spalle Coach Trullo l’ha riconfermato e ora il play promette una storia diversa
FERRARA. Arrivato un anno fa come playmaker titolare della Bondi, Matias Ibarra è stato molto sfortunato: a Trieste, era il 15 novembre, “El Lata” dopo uno scontro di gioco con Vincenzo Pipitone si frattura tibia e perone. Era l’ottava giornata di andata e la compagine biancazzurra perse il suo regista per oltre quattro mesi: a Imola, il 20 marzo, il rientro nella gara che segnò l’esonero del coach Alberto Morea. Undici gare giocate, per l’italo-argentino, con 3,6 punti in 17’ di media. L’Ibarra 2.0 è cominciato da poco, perché il coach-diesse Tony Trullo (nella foto in alto a destra) ha puntato su di lui come cambio di Yankiel Moreno. L’italo-argentino aveva il contratto anche per l’annata 2016/2017, così la Bondi l’ha confermato con l’augurio che per lui sia un campionato migliore dell’ultimo. In ogni senso. Adesso è in Spagna, “El Lata”. Assieme alla famiglia si sta godendo le vacanze. Dal 17 agosto sarà a disposizione dell’accoppiata Trullo-Bonacina.
Ibarra, quanta voglia ha di dimostrare che sarà un giocatore importante per Ferrara?
«Ho lavorato sempre con la stessa voglia, la medesima illusione e la stessa ambizione per cercare di essere un giocare importante - dice il play passaportato della Bondi -; dopo essere stato fuori a causa dell’infortunio per quasi tutta la scorsa stagione, devo dire che la voglia e le forze sono ancora di più».
Che cosa si aspetta dalla nuova stagione ormai prossima a iniziare?
«Sogno una stagione piena di soddisfazioni, per la squadra, la gente di Ferrara e per me stesso. Voglio essere decisivo».
Parliamo della squadra. In attesa degli americani che Bondi è nata, secondo lei?
«Credo che si sia creata una rosa equilibrata, fra giovani e giocatori di esperienza che conoscono bene la categoria. Inoltre, alcuni giocatori possono essere impiegati in due ruoli. Dobbiamo però aspettare l’acquisto dei due americani, anche se avere una base solida di giocatori italiani è molto buono per fare sì che gli stranieri si adattino molto più velocemente».
Prime impressioni dopo i colloqui con coach Trullo?
«Di Tony ho buoni commenti, sia come allenatore che come persona. Abbiamo avuto un incontro appena lui arrivò a Ferrara. Oltre a conoscerci abbiamo parlato della mia evoluzione fisica dopo l’infortunio e che tipo di allenamento sto facendo adesso per affrontare la prossima stagione».
A livello generale sarà una stagione ancora più dura dell’anno passato.
«Sarà un campionato molto duro, tutte le squadre si sono rinforzate. Sarà importante creare al più presto il nostro Dna come squadra e non dare vantaggi nelle partite in casa».
Dopo la grande sfortuna dell’anno scorso c’è qualcosa che vuole dire ai tifosi?
«Avremo bisogno del loro supporto e che le partite in casa siano una festa. Lavoreremo molto duro per offrire ai tifosi un bello spettacolo e che si sentano orgogliosi della nostra squadra».
Mastellari quinto
Battendo ieri la Lettonia (86-79), l’ Italia U20 ha chiuso al quinto posto l’Europeo di Helsinki. Per il neo biancazzurro Martino Mastellari 6 punti, 2 rimbalzi e un assist in 11’.
Lorenzo Montanari
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