«Con questa Baltur voglio arrivare fino al termine»
Il coach lancia la sfida a Bergamo, Orzinuovi e Piacenza Un quintetto per vincere, tre per allenarsi al meglio
CENTO. La super Baltur è fatta. Completa, solida, sotto le plance in grado di demolire chiunque. Con scommesse e realtà prepotentemente in grado di lottare per il vertice. Ambiziosa, e questo lo si sapeva. Ora anche talentuosa. Con un roster talmente completo che occorrerà impegno massimo durante la settimana per ritagliarsi spazio alla domenica. Già, la domenica, perché da questo campionato anche Cento giocherà le sue partite casalinghe di domenica, dando un calcio alla tradizione e un segnale alla voglia di professionismo.
Lanfranco Giordani si gode da Cesenatico il suo ultimo mese di camp estivo prima di ripartire, il 22 di agosto, con il raduno. Ma perché poi così tardi? Lo svela Giordani, dando un segnale evidente delle visioni della Baltur: «L’ho deciso io, voglio arrivare fino a maggio; preferisco avere una settimana di riposo in più ora e giocarcela fino alla fine».
Messaggio chiarissimo. Il coach è anche molto attento al mercato e, a suo dire, c’è una regina diversa da una delle magnifiche tre del girone, il più duro della categoria: «La squadra più forte sulla carta è Bergamo. Sono ricchi, vogliono tornare in serie A. Avevano messo sul piatto 200mila euro per acquisire un diritto, ora stanno facendo uno squadrone. Un giocatore come Berti lo ritengo “illegale” per la categoria. Poi mi aspetto dell’altro. Subito alle spalle di Bergamo ci siamo noi, Orzinuovi e Piacenza. Sia Orzinuovi che Piacenza hanno ottime squadre, complete, con tanti giocatori esperti. Insomma, sarà un girone davvero tosto, con squadre competitive, e noi vogliamo giocarcela fino alla fine».
Giordani svela il suo roster, le gerarchie e gli obiettivi, che passano anche dall’esplosione definitiva di talenti in rosa. E dalla cultura del lavoro, che intende radicare nel gruppo: «Il giocatore che ho richiesto espressamente - svela l’allenatore romagnolo - è Chiera: sarebbe dovuto andare a Imola, appena ho saputo che per problemi di tesseramento dovuto alla sua formazione non avrebbe firmato per loro, non ho esitato a farmi sotto; ho fatto il suo nome, per caratteristiche era l’ideale. Lui è un play-guardia, già a Rimini si alternava nel ruolo di play, che in passato ha sempre ricoperto. La mia idea è quella di farlo partite tra i cinque: da lui pretendo tanta quantità, da Caroldi invece minuti di qualità; quanti e quando, poi, sarà la singola partita a dirlo».
Il quintetto sarà Chiera in regia, Bedetti guardia, Bianchi ala piccola, Pignatti ala forte e Benfatto pivot. Tra gli esterni, Giordani si attende di rivedere il Bedetti di Ravenna e un Brighi all’altezza. Bianchi è stata la ciliegina sulla torta: «Partirò con Bedetti titolare da prima guardia: non è il giocatore che esce dal blocco e tira, ma uno che può darci tanta intensità difensiva sul giocatore più pericoloso e punti in contropiede, quando riusciremo a giocare in velocità. Mi aspetto molto da lui, come mi aspetto una consacrazione da Brighi, uno che, ribadisco, ha tanto talento; l’anno scorso è andato a corente alternata, questo deve essere il suo anno. Bianchi? È il giocatore che conosco meno; ho visto video di sue partite, la società lo ha voluto e io alzo le braccia, anzi, ben venga. Me ne parlano tutti benissimo, un motivo ci sarà: avrò modo di conoscerlo. Siamo completi anche tra gli esterni, poi sta a me creare la giusta chimica. Abbiamo ostriche e prosciutto di qualità, adesso vanno messi insieme».
Sotto canestro, poco da dire: «Siamo solidi, esperti. È davvero un reparto tosto. Pignatti lo conosciamo, ci darà ancor più sostanza dell’anno scorso. Con questo gruppo conto di lavorare molto durante la settimana, avremo anche altri ragazzi che si alleneranno con noi; conto di avere tre quintetti intercambiabili, per allenarci ancor più intensamente».
La società ha accettato le richieste di Giordani ingaggiando tre ragazzi giovani, classe 1998, che si alleneranno con la prima squadra e giocheranno nell’under 20. Si tratta di Bravi, guardia di 195 centimetri, Farabegoli, ala di 200 da Cesenatico, e Orsi, ala di 200 dalla virtus Bologna. La Baltur lancia la sfida: a Bergamo, alla serie B.
Simone Gagliardi