Dove osano le aquile c’è la Spal: sventola bandiera biancazzurra
Contro la Lazio una prova quantomeno alla pari se non superiore Le note: personalità, capacità di stare in campo e ricerca del gioco
Marchetti; Basta, Rodrigo Caio, Bisevac, Lukaku; Candreva, Biglia, Parolo; Felipe Anderson, Immobile, Keita.
La Lazio che non c’era (tra non ancora rientrati dalle vacanze, altri già epurati, quelli con il mal di pancia e neo-acquisti in arrivo) ha fatto dire ai critici ad oltranza che il test brillantemente pareggiato dalla Spal non era indicativo.
Dissentiamo. Intanto perchè la Lazio è squadra di A, con organico sovrabbondante, ricco di soluzioni. Poi perchè la squadra di Inzaghi aveva una settimana di preparazione e tre amichevoli in più dei biancazzurri. Infine, perchè anche la Spal contava - per vari motivi - le sue belle assenze, da Silvestri a Cerri passando per Bonifazi, Schiavon, Meret, Ghiglione, Pontisso e Picchi, senza parlare delle tre pedine ancora da acquistare.
L’1-1, ma soprattutto la prestazione degli uomini di mister Semplici, vanno annotati con valutazioni estremamente positive. Il tecnico, dando seguito all’impianto che ha sbancato la Lega Pro (stesso modulo tattico, e sette undicesimi - Branduani, Lazzari, Gasparetto, Giani, Mora, Castagnetti e Finotto - in campo dall’inizio), si è portato avanti con i lavori. Ha base solide su cui poggiare per costruire l’avventura in serie B. Il filo conduttore della Spal è la continuità: quella che dal primo semestre sempliciano ha portato alla cavalcata dell’anno scorso, quella che dall’ultima vittoriosa stagione fa da ponte per la cadetteria. Così, sabato contro la Lazio i biancazzurri hanno mostrato personalità (per reggere alla pari, ed a lungo meglio, il confronto con i più blasonati avversari), capacità di stare in campo, costante ricerca del gioco attraverso una manovra semplice, ordinata, pulita, rasoterra, verticale laddove possibile. Devastante Lazzari a destra, ottime combinazioni sull’asse Mora-Misuraca-Antenucci. Solidità difensiva, alla Lazio è stato concesso quanto fisiologico. Puntuale e reattivo Branduani. Molto bene Gasparetto, efficace e tempestivo Giani (quando Djordjevic gli è andato via, lo ha fatto commettendo un fallo evidentissimo). Spettacoloso, nella ripresa, il piede sinistro di Beghetto.
Semplici aspetta che il gruppo sia al completo (dal 2 agosto). Intanto non disdegnerebbe l’arrivo delle due o tre pedine note (centrali e centrocampista). Ma il lavoro si nota. La crescita c’è. Fino a sabato ad Auronzo imperava Olimpia, l’aquila laziale. Adesso è stata issata bandiera biancazzurra. Calma e cautela, ma il futuro sembra sorridere alla Spal.