Il sogno di Pelè: vuole essere l’ultimo tedoforo
Potrebbe essere l'ennesimo gol della sua inarrivabile carriera, forse il più prestigioso per un simbolo dello sport. Perché a O Rei è rimasto solo un sogno: accendere il tripode con la fiamma...
Potrebbe essere l'ennesimo gol della sua inarrivabile carriera, forse il più prestigioso per un simbolo dello sport. Perché a O Rei è rimasto solo un sogno: accendere il tripode con la fiamma olimpica il prossimo 5 agosto allo Stadio Maracanà, nel corso della cerimonia di apertura dei Giochi di Rio. A 10 giorni dal via delle Olimpiadi e come da tradizione, il nome dell'ultimo tedoforo è ancora avvolto nel più fitto riserbo ma quello di Pelè è da una vita sulla bocca e nella testa di molti. Fonti interne al comitato organizzatore hanno fatto sapere che «Pelè avrà un ruolo importante nella cerimonia di apertura», ma non viene ovviamente precisato se sarà o meno lui ad accendere il braciere. Nonostante il suo nome sia conosciuto in ogni angolo del mondo, la corsa di Pelè quale ultimo tedoforo non è del tutto priva di concorrenti. Un recente sondaggio popolare del gruppo Globo ha indicato nel tennista Gustavo Kuerten, vincitore di tre Roland Garros e che all'Olimpiade è andato una volta, a Sydney, il preferito dalla gente. Più di Pelè, più dell'olimpionico della vela Robert Scheidt e dell'ex cestista Oscar Schmidt. Kuerten ha ottenuto il 36,8% delle preferenze, Pelè appena l'11,16%, superato anche da Scheidt (15,15%) e Vanderlei Lima (12,15%), il maratoneta passato alla storia ai Giochi di Atene per essere stato bloccato da un esagitato.