La Spal lancia segnali, c'è voglia di vincere
Nel triangolare di Auronzo avvio furente con la Triestina, poi girandola di cambi
AURONZO DI CADORE. Dai un’occhiata alla distinta e pensi che sia un allenamento, un test per certi versi inattendibile. Spal con una formazione totalmente mista, per la prima gara del triangolare di ieri ad Auronzo contro Triestina (serie D) e Selezione locale. Del possibile schieramento-tipo per il campionato, in campo solo Giani, forse Zigoni. Scelte precise, qualche esperimento, diverse assenze (Gasparetto, Silvestri, Schiavon e Bonifazi ad allenarsi a parte). Interesse per la presenza dall’inizio del neo-acquisto Michele Cremonesi, difensore centrale proveniente dal Crotone. Ingaggiato per giocare sul centro-sinistra, ieri utilizzato sul centro-destra: può occupare entrambe le posizioni.
I dubbi sul tenore del match, il primo, vengono però spazzati via dall’approccio della Spal. Avvio furente, come se fosse una gara di campionato. Dopo sei minuti, giochi fatti. Al 2’, su corner di Grassi, imperioso stacco di Giani e traversa; riprende lo stesso Giani, sempre di testa, e il portiere devia contro la trasversale e da lì in angolo. Al 4’ bella palla radente di Grassi, da destra, Zigoni si avventa, tira, ribattuta; il centravanti è il più lesto e ribadisce in rete. Al 6’ nuovo corner di Grassi, perfetta elevazione di Cremonesi e zuccata per il raddoppio: è il biglietto da visita del nuovo spallino.
Da lì in poi il ritmo cala. La Spal gestisce, fa girare palla. Gli automatismi non sono quelli, più rodati, della formazione utilizzata con Verona Stars e Lazio, quando c’erano praticamente tutti i titolari del momento. Qualcosa di buono, però, si vede. Ad esempio un Giani sontuoso regista difensivo, come nelle gare precedenti, tanto da chiedersi se non possa essere lui a occupare quel ruolo, cercando sul mercato non il perno del reparto arretrato ma un altro interprete. Pareri. Bene Cremonesi in anticipo, nel gioco aereo e anche nei duelli fisici con il possente Dos Santos.
La Triestina dopo l’avvio («Avanti così ne prendiamo sette», ha tuonato un alabardato) è un po’ cresciuta, ma non ha trovato sbocchi, rendendosi pericolosa solo al 35’ con un destro a girare del veterano Serafini. Le assenze di França e Leonarduzzi, fuori per precauzione, hanno sicuramente inciso, ma va detto che la Spal ha ribadito la sua personalità nell’occupare il campo, anche se qualche volta ha giocato palla all’indietro anziché verticalizzare.
Il secondo incontro, con la locale Selezione dilettanti, viene condizionata dal relativo valore degli avversari e dalla fisionomia della Spal. Mora improvvisato difensore centrale di centro-destra. Poi, ben presto, un’incredibile girandola di cambi. Tutto studiato per equilibrare il minutaggio di ogni interprete. Probabile che sabato contro l’Union Feltre (serie D) si riveda dall’inizio la miglior formazione. L’ingresso dei vari Lazzari, Arini, Castagnetti, Antenucci e Finotto fa lievitare la Spal, che trova i gol prima con Finotto, su invito di Strefezza, poi con un’autorete. Ma i biancazzurri si rendono pericolosi anche in seguito con Castagnetti, Antenucci e Maluwi, poi con Finotto. Prima del mini-rilassamento che porta al gol della Selezione locale allo scadere. Dettagli.
In definitiva, un’altra positiva tappa sulla strada della miglior condizione. Spal solida, autorevole e che, come l’anno scorso, prosegue in un pre-campionato senza pecche: che sia di buon auspicio per il futuro, in attesa di test più probanti. Parallelamente l’attenzione del momento è anche sul mercato, in attesa degli ultimi due colpi: difensore centrale, appunto, e centrocampista. Qualcosa dovrebbe muoversi in tempi relativamente brevi.
Va però detto che la società, attraverso il d.s. Vagnati, fa capire che l’attesa potrebbe prolungarsi un po’: semplice pretattica o reali difficoltà di un mercato non agevole?
Tornando al triangolare, e giusto per la cronaca, se ci fosse stato un trofeo in palio se lo sarebbe aggiudicato la Spal, che ha vinto entrambe le gare. La Triestina dal canto suo si è consolata aggiudicandosi nettamente l’ultimo incontro. Dettagli per le statistiche.