Ferrigno castigava la Spal Adesso la veste “di nuovo”
Il personaggio. Da calciatore con il Como ha inflitto i brucianti ko del ’94 e del ’96 Ora è lo sponsor tecnico con il marchio HS Football. «Ferrara era il mio obiettivo»
FERRARA. Il Como. Il Como degli anni ’90. A quella squadra sono legati i ricordi forse più brucianti - per l’epoca - del popolo biancazzurro: due sconfitte nei play off per la promozione in serie B. E non due sconfitte qualsiasi.
La prima, quella del 19 giugno 1994 a Verona, in finale. La partita del gol su punizione annullato a Giorgione Zamuner, sullo 0-0. Morale: 2-1 per il Como, lariani in B, lacrime spalline.
La seconda: la disfatta interna, 3-6, nella semifinale di ritorno del 1996, il 16 giugno. Dopo lo 0-0 dell’andata sembrava uno scherzo approdare all’atto conclusivo. Invece...
Il trait d’union tra quelle due gare, ha nome e cognome: Massimiliano Ferrigno. Era in campo, con il Como, in entrambe le partite. E fece gol sia nell’una che nell’altra. Insomma, il Ferrigno calciatore era un vero e proprio castiga-Spal.
Il calcio, metafora della vita, è però incredibile. Segue vie magari tortuose, poi favorisce re-incontri. Come in questo caso: le strade di Ferrigno e della Spal sono tornate ad incrociarsi. Non più avversari, ma partner. Ferrigno, come noto, è un affermato dirigente d’azienda, un imprenditore, e con la sua HS Football è il nuovo sponsor tecnico della Spal. Prima la puniva, adesso la veste. E la veste di nuovo. Le divise da gioco ufficiali per la stagione di serie B 2016/2017 verranno presentate martedì in Castello. Ci sarà anche Ferrigno, ovvio. Che appare galvanizzato da questa nuova avventura:
«Se è vero che da giocatore ho avuto la meglio sulla Spal, adesso le ho... portato fortuna. Già a febbraio/marzo mandavo sms ai dirigenti. Il Pisa si avvicinava? Spedivo il messaggio e si tornava a +7... I nostri approcci risalgono a quell’epoca. Ma come imprenditore avrei investito in maniera importante sulla Spal indipendentemente dalla categoria, B o Lega Pro per me sarebbe stato indifferente. Quando mi sono sentito pronto per un secondo tema professionistico (l’altro è L’Udinese, di cui è sponsor tecnico già da tempo; ndr) mi sono posto la Spal come primo obiettivo. Ho saputo che era in scadenza, ho puntato e... eccomi qui. Sono entusiasta, si può fare un bellissimo lavoro».
Azienda a Udine, oltre 100 dipendenti, made in Italy per le maglie da gioco mentre la produzione industriale è estera, l’HS Football di Ferrigno è in piena sintonia con il mondo Spal, che ha conquistato per professionalità, rapporti umani e rapporto qualità-prezzo del materiale fornito.
«Le divise per questa stagione le ho concepite su indicazione della società. I dirigenti volevano rispettare la tradizione, non stravolgere. Ho rivisitato i concetti che mi sono stati trasmessi puntando sulla qualità del prodotto e sui dettagli, non su elementi decorativi. Per eventuali novità ci sarà tempo, voglio che eventuali future innovazioni siano condivise con tifosi e società, fino a gennaio avremo modo per lavorarci. Ma la prima maglia resterà sempre tradizionale, perchè è una bandiera, un simbolo per club, sportivi e città».
Quando al 90’ dello Spal-Como del 1996 segnava su rigore il gol del definitivo 6-3 per i lariani, Ferrigno non avrebbe mai immaginato che un giorno avrebbe “abbracciato” il biancazzurro. In un altro modo. Una forma di... risarcimento. «Ma sapevo già cosa avrei voluto fare nel dopo-calcio. E state certi che ho sempre guardato a Ferrara ed alla Spal con particolare simpatia».