Mattioli: «La squadra ha delle colpe» Spal attesa al riscatto
Oggi al Mazza scontro diretto contro un temibile Cittadella Biancazzurri quasi senza attacco. Valoti recupero lampo
ferrara. Pochi, tanti, acciaccati, recuperati, stanchi, freschi... Non importa più nulla. L’unica cosa che conta è il delicatissimo Spal-Cittadella di questo tardo pomeriggio. Nonché la prima occasione che i giocatori biancazzurri avranno per dimostrare un qualcosa di buono alla propria tifoseria e al proprio (delusissimo) presidente. Sì, perché se nei giorni scorsi il cuore caldo del tifo spallino si era esposto piuttosto chiaramente verso i giocatori con un eloquente striscione di contestazione, ieri anche Walter Mattioli ha espresso il proprio disappunto verso l’insufficiente operato dei calciatori.
MESSAGGIO DIRETTO
«Le maggiori colpe di questo momento – dice il “Pres” biancazzurro – le addosso a loro perché come gruppo, come squadra e come esperienza mi sarei aspettato qualcosa di più rispetto a ciò che hanno dimostrato in questo girone di ritorno. Martedì ho avuto un colloquio con i giocatori ed è stato un momento anche abbastanza duro. La squadra per me è forte e non concepisco l’atteggiamento avuto in alcune partite che veramente non voglio più vedere. Ora che è stato cambiato il mister passa a loro il pallino delle responsabilità. Come società non abbiamo mai fatto mancare nulla ai nostri ragazzi, nonostante le difficoltà del periodo».
Il presidente ha poi chiarito un passaggio che il dg Andrea Gazzoli aveva espresso dopo il ko col Pisa parlando e ammettendo “alcuni errori della società su messaggi mandati”: «Ho parlato con il mio direttore generale poiché nemmeno io avevo capito il riferimento. Intendeva che le uscite fatte col mercato di gennaio potevano esser state un messaggio interpretato male da qualche giocatore che non ha capito che questa società, invece, vuole vincere».
MARINO
Inevitabile parlare col numero uno di casa Spal dell’esperienza avuta con l’ex allenatore siciliano: «Avevamo scelto lui – commenta Mattioli – perché ci sembrava l’uomo giusto per esperienza, capacità e umanità. Il girone d’andata ha rispecchiato le nostre aspettative, poi è arrivato questo andamento con situazione di difficoltà. Come spesso capita nel calcio chi paga sono gli allenatori, anche se mi dispiace. Con Rastelli vogliamo dare una scossa e provare a cambiare le cose, raggiungendo almeno il traguardo minimo dei playoff».
«Perché non prima l’avvicendamento? Dopo la Reggina erano arrivati buoni segnali da Salerno e Pescara. Con l’Entella ci eravamo espressi pur non tirando molto in porta. Si sperava in una guarigione generale, abbiamo aspettato che questa arrivasse, ma non è stato così».
LA PARTITA
Ora la palla passa al campo, con una nuova sfida tutta da giocare. Nel primo dei quattro scontri diretti che battezzeranno la gestione Rastelli. Alle 18 di oggi al “Mazza” la Spal proverà a prendersi una rivincita nei confronti del sempre energico Cittadella di Venturato, che dal canto suo vorrà di gran lunga ripetere il copione dell’andata al “Tombolato” nonostante le assenze di Ghiringhelli, Frare, Cassandro e Mastrantonio. Nulla, tuttavia, a che vedere con la spunta degli indisponibili nella dimora biancazzurra, con il falcidiato reparto offensivo ancora privo di Asencio, Paloschi e Di Francesco e che non potrà contare nemmeno su uno tra Moro e Seck (entrambi in “bolla” con la Primavera dopo un caso di positività riscontrato tra un componente dello staff).
A Rastelli, per la prima in giacca Spal, mancherà anche il suo ex giocatore ai tempi della Cremonese, Gabriel Strefezza (squalificato) mentre sono stati recuperati all’ultimo Tomovic, Sala e Valoti con soltanto quest’ultimo che probabilmente sarà impiegato – con un minimo di sacrificio – dietro all’unica punta del 3-5-1-1 per render realtà un’inevitabile staffetta f tra Floccari e Tumminello.
Davanti a Berisha scelta obbligata con il terzetto Okoli, Vicari e Ranieri. Dickmann e Sernicola tenteranno di dare ampiezza sulle laterali, mentre in mezzo Segre, Esposito e Mora sono i favoriti per una casacca dal primo minuto. Con Murgia che si andrà ad accomodare nella corta panchina del nuovo mister, con la speranza di vivere da protagonista almeno quest’ultima parte di campionato.
Il primo appuntamento per dimostrare i fatti è fissato in quel di Corso Piave. Tifosi e presidente aspettano risposte. Lo spogliatoio deve darle. —
A.D.
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