Zamuner, dispiacere e ripartenza «La rosa non è stata indebolita»
ferrara. «Va ritrovato l’entusiasmo». Lo sa bene il direttore dell’area tecnica Giorgio Zamuner. Che con l’esonero di Pasquale Marino si è dovuto separare - con evidente dispiacere - da un grande amico come Max Mezzini. «Perché il calcio – come ha sottolineato lo stesso dirigente spallino – è fatto di momenti in cui le cose possono andar bene o male e le decisioni vanno prese anche se sofferte».
Di certo l’amicizia tra i due gloriosi ex calciatori biancazzurri rimarrà immutata. «Nessuno di noi – commenta Zamuner – avrebbe voluto trovarsi in questa situazione, ma l’andamento dell’ultimo periodo non ci ha soddisfatti nonostante Marino abbia sempre lavorato con impegno, dedizione e competenza. Una mia sconfitta personale? Non proprio, anche se il rammarico è alto per non esser stati in linea con le aspettative».
«Solitamente, quando faccio una scelta tecnica, mi piace portarla fino infondo ma le cose sono andate così. Il gruppo ha valori, i giocatori devono dare di più come atteggiamento e come voglia di ottenere il risultato. Credo ci sia il tempo per rimettersi in carreggiata».
Il responsabile dell’area tecnica ha poi sgombrato il campo dalla questione legata a una Spal impreparata dal punto di vista fisico: «Sottolineo che quando si parla di questo o di infortuni bisognerebbe tenere in considerazione che quest’annata è stata particolare. Le squadre non hanno potuto fare il classico ritiro, si gioca ogni tre giorni, non si lavora mai con una settimana piena. È una stagione atipica sotto tanti aspetti, compreso il non avere pubblico, che ovviamente a Ferrara avrebbe un peso determinante».
Poi sulle presunte scontentezze del mercato invernale dell’ex mister: «La strategia della società – spiega Zamuner – era chiara per tutti sin dall’inizio. Probabilmente chiudendo l’andata in un certo modo l’idea che poteva venire era quella di rinforzare ancora, ma siamo sempre stati consci delle nostre possibilità. Sono andati via tre giocatori sulla carta importanti ma che per diversi motivi avevano avuto un rendimento altalenante, per cui siamo rimasti gli stessi del girone d’andata. La squadra non è stata indebolita ma riequilibrata con gli arrivi di Tumminello, Asencio, Mora e Segre».
Infine sull’imminente futuro: «Abbiamo scelto Rastelli perché pensiamo possa avere le caratteristiche per rialzare la nostra squadra. Dobbiamo esser bravi a concentrarci sull’obiettivo minimo e giocarci il nostro sogno attraverso la lotteria dei playoff». —
A.D.
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