La Tramec può preparare le armi per il gran ballo con vista playoff
Serie A2. Il successo contro il Kleb ha messo la ciliegina su una stagione già più che positiva Partita per salvarsi, la truppa biancorossa occupa attualmente la 5ª posizione in solitario
l’analisi
La Tramec non si ferma più. Che potesse vincere il derby contro la Top Secret, oggettivamente in ritardo di condizione per via della lunga sosta post Covid, era nell’aria. Ma oggi la classifica fa un certo effetto. Bugiarda finché si vuole, visti i molti recuperi da concretizzare, però la quinta posizione occupata da Moreno e compagnia è un po’ il premio di una stagione che sta andando oltre ogni più rosea previsione. L’obiettivo dichiarato, fin dalla scorsa estate, è sempre stata la semplice salvezza, magari senza dover patire troppo. Con tutte le incognite di un gruppo in parte riconfermato e proveniente dalla B, da integrare a giovani definite scommesse (indubbiamente tutte vinte), e a due stranieri che garantissero qualità ed esperienza. Una stagione cominciata in salita per i problemi legati al Covid, subito il rinvio di due partite, ma anche le prime affermazioni sul campo: convincenti nonostante le assenze pesanti. E la speranza che qualcosa di buono potesse venir fuori, diventata col passar del tempo una certezza. Piaceva il modo di giocare, il gruppo è sempre stato compatto. Non come due anni fa. A suon di risultati, anche in trasferta sul campo di squadre più ambiziose e accreditate, la Tramec si è costruita una classifica sempre più tranquilla. Col trascorrere del tempo il gioco offensivo di Mecacci, e la crescita difensiva avuta nel corso dei mesi, hanno contribuito a trasformare un campionato da tranquillo in quasi sorprendente, al punto di considerare la Tramec la vera rivelazione del girone. Con l’obiettivo salvezza ormai a portata di mano. E di questo passo non è neppure impossibile puntare a qualcosa di più. Sarebbe il coronamento di una stagione che oggi, dopo la vittoria nel derby, tocca il suo punto più alto.
Il derby Cento lo vive quasi come fosse una finale. Rispetto per la Top Secret che l’ha onorato fino alla fine nonostante l’oggettiva condizione fisica ancora deficitaria. Chi c’era al palazzetto, pochi ovviamente, ha applaudito tutti all’uscita dal campo. Vincitori e vinti. Dopo 20’ con Ferrara spesso avanti, la Tramec è uscita alla distanza trascinata dall’ex Moreno, migliore in campo con cinque triple realizzate e la gestione del ritmo sempre sotto controllo.
Cotton, cresciuto in modo esponenziale dopo il riposo, ha iniziato ad attaccare il ferro e nel finale segnato canestri basilari per arginare l’ultima rimonta della Top Secret. La prestazione offerta dalla squadra di Mecacci è stata nel complesso importante, con qualche passaggio a vuoto ma anche parziali di assoluto rilievo: su tutti il 18-2 del terzo quarto figlio di un’intensità difensiva decisamente diversa rispetto al resto della partita. Bene Petrovic, sempre chirurgico; bene Ranuzzi, un vero capitano a togliere le castagne dal fuoco quando le cose ancora non andavano come da piano partita. Da brividi il finale, con la tripla di Cotton e soprattutto quella di Moreno che hanno chiuso la partita. E regalato il derby numero 23 alla Tramec.
C’è stato, poi, il debutto in biancorosso di Hrvoje Peric, giocatore diverso da Sherrod ma comunque con 8 rimbalzi catturati: «Ho buone impressioni, mi trovo bene in questo gruppo - ha detto Peric il giorno dopo il derby -; la squadra è giovane, c’è un coach preciso che dà indicazioni chiare: in campo tutti sanno quello che devono fare. C’è molta precisione. La partita di domenica è stata tosta, è cambiata quando è cresciuta l’intensità in difesa che ci abbiamo messo, dovrebbe essere la regola sempre. La difesa aggressiva deve essere il punto di forza di questa squadra. Questo è un gruppo giovane, con le idee chiare. La squadra è fisicamente preparata, sta bene, anch’io sto bene e lavorando con questo gruppo di giovani posso anche migliorare la mia condizione».
«Non conosco tutte le squadre del girone: ho giocato solo qualche partita con Ferrara. Penso che la squadra, con questa mentalità e l’aggressività difensiva, può giocarsela con tutti. Nessun obiettivo, prendiamo una partita alla volta e vediamo dove possiamo arrivare». –
Simone Gagliardi
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