Per Musacchi crescita continua «Voglio superare i miei limiti»
ferrara. «Il pugilato – per me – rappresenta gioia pura, una passione sconfinata che mi accompagna in ogni istante della mia vita con emozioni straordinarie». Mattia Musacchi, classe 1990, ha fatto della boxe uno stile di vita.
«Mio fratello, più grande di me, aveva iniziato ad allenarsi con Alessandro Duran: da qui la mia decisione di provare con lui. Il risultato dopo aver mollato per quanto mi riguarda, il calcio? Un amore per il ring che è cresciuto, tanto da non smettere più».
Mattia intraprende così un percorso nella categoria pesi piuma: nel 2007 il suo primo match da dilettante (dove ha disputato una cinquantina di incontri), mentre dal 2015 il suo passaggio tra i professionisti ottenendo – fino ad ora – sei vittorie, sei sconfitte e due pareggi.
«Prima di iniziare questa mia esperienza sportiva, conoscevo poco il pugilato e devo ringraziare la mia famiglia, in primis mio fratello Daniele: senza di loro non avrei mai iniziato e continuato. Essenziali anche le persone che mi seguono in palestra: il mio preparatore atletico Romano Becchetti e i fratelli Duran».
«Iniziando da Alessandro con cui mi sono allenato per più di dieci anni, raggiungendo degli obiettivi importanti anche a livello dilettantistico (vedi i campionati regionali e il campionato universitario vinto; ndr), arrivando a Massimiliano con cui mi alleno da due anni a questa parte. Attraverso di loro sono cresciuto parecchio e continuo ancora adesso in questo mio processo di crescita: mi aiutano a superare i miei limiti, migliorando costantemente».
Pregi e difetti? «Mi reputo un pugile tecnico, bello da vedere, ma difetto in cattiveria agonistica: aspetto questo che non perdo mai di vista per cercare di cambiare». Anche per Mattia Musacchi l’attenzione è già rivolta al Memorial Duran che si disputerà il 3 aprile. «Mi alleno regolarmente e con la massima determinazione: tutta la mia attenzione è rivolta a Occhinero, il mio avversario sul ring». —
E.F.
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