Italia, la pista bulgara è sempre accidentata «Qui non abbiamo mai vinto: attenzione»
Le novità sono Chiesa, Acerbi, Spinazzola, Barella e Belotti Mancini: «Loro più tecnici dell’Irlanda, sarà molto difficile»
SOFIA. Secondo match verso i Mondiali, in Bulgaria mai un successo. Tabù Bulgaria e turnover. Per la seconda partita delle qualificazioni europee ai Mondiali del Qatar, l'Italia di Roberto Mancini è chiamata a confermare quanto di buon fatto nel primo tempo contro l'Irlanda del Nord e a dimenticare il secondo tempo, dove gli azzurri non hanno brillato, calando molto d’intensità e lasciando anche qualche occasione ai modesti avversari.
A Sofia, dove gli azzurri nei sei incontri disputati non hanno mai vinto (quattro pareggi e 2 sconfitte), il commissario tecnico Roberto Mancini annuncia che farà dei cambi rispetto alla sfida di giovedì sera a Parma. Ieri mattina hanno lasciato il ritiro Giorgio Chiellini, Domenico Berardi e Francesco Caputo: il difensore della Juventus e i due attaccanti del Sassuolo saranno indisponibili per le prossime gare con Bulgaria e Lituania, altre tre defezioni che vanno ad aggiungersi a quelle dei giorni scorsi di Bryan Cristante e Moise Kean.
«Faremo dei cambi rispetto alla partita con l'Irlanda del Nord – le parole del ct azzurro nella conferenza stampa di Sofia – ma non sappiamo ancora quanti. Dipenderà dalle condizioni dei ragazzi dopo l'allenamento e la rifinitura di domani. Non so se tre, quattro o cinque, ma dei cambi ci saranno senz’altro». Nomi il Mancio non ne fa, ma viste le defezioni è più che probabile ipotizzare che questa sera nell'undici titolare trovino spazio Spinazzola, Acerbi, Barella, Chiesa e Belotti.
«La freschezza è importante, ma non so chi giocherà in avanti», taglia corto il ct. Bulgaria avversario ostico. Mancini conosce le insidie che nasconde il match di questa sera. «Tutte le partite sono difficili, vanno affrontate con la massima concentrazione. Noi siamo qua per vincere – aggiunge il commissario tecnico azzurro – se l'Italia non ha mai vinto qui nella sua storia, significa che non è un campo semplice. Questa è una delle insidie. Rispetto all'Irlanda del Nord, la Bulgaria è una squadra meno fisica, ma più tecnica». Italia votata all'attacco più che alla gestione della gara. «Non siamo una squadra che può gestire una partita, noi dobbiamo sempre partire dal concetto di attaccare – sottolinea il tecnico azzurro confermando la filosofia fino a questo momento vincente – giovedì abbiamo fatto un primo tempo ottimo, nel secondo abbiamo tentato di gestire, ma non arriverei a dire che sia stato un secondo tempo brutto. Abbiamo fatto meno bene di altre volte.
Gestire non è nelle nostre corde e giocatori lo devono capire, anche se lo sanno già. Ripeto, bisogna sempre giocare per segnare». Al fianco del ct azzurro nella conferenza stampa della vigilia Leonardo Bonucci, fresco di centesima presenza in azzurro.
«Ci aspettiamo una Bulgaria che vorrà rifarsi dopo la sconfitta con la Svizzera. Troveremo delle difficoltà, ma vogliamo portare a casa i tre punti. Servirà la massima attenzione», le parole del difensore azzurro. «Il punto di forza della Bulgaria è il collettivo - sottolinea - Possono metterci in difficoltà se non affrontiamo il match nel verso giusto, ma lo faremo perché abbiamo un gruppo maturo che vuole qualificarsi per il Qatar il prima possibile». Anche per cancellare dalla testa lo spetttro di tre anni e mezzo fa, quando la Svezia ci escluse dal Mondiale aprendo di fatto una lunga crisi che soltanto adesso la gestione Mancini sembra avere risolto. —