Braga crede nell’Accademia: «Il gruppo è in crescita costante»
Serie C femminile. Il difensore racconta il proprio percorso, le prospettive del movimento e l’attualità in casa spallina
sotto i riflettori
La lente rosa in casa Spal si sofferma su Federica Braga, una delle prime ragazze ad aderire progetto femminile avviato nel 2018 dalla società biancazzurra. Braga (difensore, 24 anni) sta oggi vivendo la sua terza stagione tra le fila di Accademia Spal Femminile.
la passione
«È stato mio padre a farmi innamorare di questo sport – racconta la calciatrice -, la passione è poi cresciuta sempre di più nelle quotidiane sfide con gli amici al campetto del paese: lì ho capito che avrei voluto provare a giocare in una vera squadra. Così, all’età di sette anni, ho deciso di iscrivermi ad una scuola calcio mista per poi passare alla New Team femminile sette anni dopo».
Con un occhio al campo e uno alla propria formazione con il conseguimento della laurea in psicologia (ora Braga è impegnata in un master): «Riuscire a conciliare gli impegni scolastici e quelli sportivi non è stato sempre facile. Ma la passione per il calcio mi ha spinto a continuare con tenacia e sacrificio su entrambi i fronti, riuscendo così a concludere al meglio sia l’anno scolastico che la stagione sportiva».
Poi il pensiero del difensore sull’espansione del calcio in rosa: «Penso che questa maggiore attenzione riservata al calcio femminile sia il frutto di un prezioso lavoro avviato negli anni passati e rappresenti il giusto riconoscimento alla passione messa in campo ogni giorno da calciatrici e società. È un immenso piacere, oltre che un grande orgoglio, vedere sempre più bambine avvicinarsi a questo magnifico sport, ma non ci si deve accontentare perché ritengo ci siano ancora ampi margini di sviluppo per il movimento».
il presente
E sull’avventura di Accademia Spal, con un ruolo importante al servizio delle compagne di squadra meno esperte: «Le ragazze aggregate dal settore giovanile – dice Braga – si sono presentate in gruppo con grande umiltà e determinazione ed oggi posso dire che sono riuscite ad integrarsi molto bene. Sia io che le mie compagne più esperte cerchiamo di mettere a loro disposizione tutto il nostro vissuto al fine di aiutarle a crescere tecnicamente e caratterialmente, guadagnando sempre più sicurezza in loro stesse».
E infine un ricordo, il più bello fin qui: «A inizio di questo campionato abbiamo vinto contro Le Torri, uno scontro diretto per la salvezza. Con un mio gol dopo tre minuti abbiamo aperto le marcature: quella rete è stata una vera liberazione e non potrò mai dimenticare la felicità negli occhi delle mie compagne mentre correvano ad abbracciarmi».
Dopo il rinvio dell’ultima uscita contro il Padova, le biancazzurre si prepareranno per il ritorno in campo nella successiva domenica dopo Pasqua, ospitando la capolista Cortefranca. —
A.D.
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