L’esperienza di Cilic batte l’esuberanza di Musetti
Il giovane italiano non riesce a raggiungere gli ottavi di finale nel primo Masters 1.000 della stagione
ROMA. Esperienza, forza, talento, determinazione e classe dell’ex numero 3 del mondo, Martin Cilic, condannano Lorenzo Musetti alla sconfitta e alla relativa eliminazione.
Si è interrotto così il sogno del toscano che, al Miami Open di tennis, primo Atp Masters 1000 della stagione, dotato di un montepremi di 4.299.205 dollari e in corso sul cemento dell’Hard Rock Stadium, in Florida, è stato strapazzato al terzo turno dal tennista croato.
Il 19enne di Carrara, n. 94 dell’Atp – best ranking grazie alla seconda semifinale in carriera, la prima in un “500”, raggiunta la scorsa settimana ad Acapulco –, dopo i meritati successi sullo statunitense Michael Mmoh e sul francese Benoit Paire, si è arreso a Cilic con il punteggio di 6-3, 6-4, dopo poco meno di un’1h15’di partita.
Il 32enne Cilic, n. 45 del ranking, ma a lungo collocato nella top ten del mondo, non ha dovuto faticare oltre il dovuto contro Musetti. Ad attendere il vincitore degli Us Open del 2014 adesso c’è uno fra il russo Andrey Rublev e l’ungherese Marton Fucsovics.
Cilic è alla quarta apparizione negli ottavi al torneo più titolato della Florida e, più in generale, non riusciva a raggiungerli in un torneo 1000 da quando, nel 2019, riuscì a spingersi fino ai quarti del torneo di Madrid. Per il giovane Musetti, invece, era la quinta partecipazione a un main-draw del circuito tennistico maggiore, la seconda presenza al terzo turno in un Masters 1000 Atp, dopo quella agli Internazionali d’Italia a Roma dello scorso anno, dove era riuscito ad arrivare fino agli ottavi di finale, ma partendo dal tabellone delle qualificazioni.
Per lui, da lunedì prossimo, si prospetta un nuovo primato in classifica (al momento è virtualmente numero 90). Per ora, forse, gli va bene così. –
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