Un Memorial Carlos Duran di prestigio “Momo”: «Due riunioni di grande richiamo»
Pugilato. Presentata ieri la riunione che sabato porterà Professionisti e Dilettanti sul ring del PalaPalestre
l’evento
Sabato il PalaPalestre di via Tumiati a Ferrara accenderà le luci per ospitare la ventesima edizione del “Memorial Carlos Duran”, indimenticato boxeur che ha fatto di Ferrara la sua casa e che ha creato, costruito e alimentato la più pura, leale e professionale cultura pugilistica nella città Estense.
il messaggio
Una grande manifestazione ormai consolidata nella storia dello sport ferrarese. Ieri mattina si è tenuta la presentazione - nella sede della Top Secret di Ferrara - della doppia riunione pugilistica (dilettanti e professionisti).
«Lo svolgimento di questo Memorial rappresenta un messaggio importantissimo per tutto lo sport - incalza Romano Becchetti, presidente provinciale Asi e preparatore atletico al Padana Training Center -; stiamo vivendo un periodo difficile a causa della pandemia e purtroppo sport e palestre hanno subìto pesanti ripercussioni. Allestire un evento così prestigioso è stato difficile: nonostante ciò, ci siamo riusciti e siamo pronti. La soddisfazione è davvero tanta».
«Tutti i nostri pugili stanno bene - prosegue Becchetti - hanno sempre lavorato dando il massimo, sono davvero soddisfatto e ci tengo particolarmente a ringraziare mio figlio Alessandro (personal trainer) per il suo fondamentale supporto nella preparazione».
interesse
Tanta la soddisfazione anche per Massimiliano “Momo” Duran: «Cerco sempre di migliorare ogni edizione del “Memorial”; abbiamo allestito due riunioni (professionisti e dilettanti) di grande richiamo, nonostante tutte le difficoltà che conosciamo e voglio ringraziare tutti i nostri sponsor che sono assolutamente fondamentali: l’amministrazione comunale che è al nostro fianco, la Top Secret e il suo presidente Matteo Mazzoni che - fin dalla prima edizione - ci ha sempre garantito l'appoggio incondizionato, l'Amsef diretta da Aldo Manfredini, F Medical, Albanati, Conad Arianuova. Ci tengo inoltre a ringraziare particolarmente Soili Schiavi, la mia compagna, che - insieme a me - è l'anima dell'organizzazione. Per quanto riguarda i match, tanta la curiosità per Alessandro Caccia che tornerà sul ring a distanza di due anni: per lui l'obiettivo - tra un anno e mezzo - sarà il titolo italiano. Titolo italiano che sarà l'obiettivo, quest'anno, anche per Mattia Musacchi, Daniele Zagatti ed Emanuele Venturelli. Per quanto riguarda i dilettanti, saranno combattimenti equilibrati. Tre di loro hanno inltre l'obiettivo, quest'anno, di passare professionisti: Jessica Galizia, Beniamino Vacca e Ali Marcel Valdevit».
«Ferrara a livello pugilistico è sicuramente una città ricettiva - conclude “Momo” Duran -, e per questo puntiamo nel giro di due o tre anni a far diventare questa città il centro assoluto per quanto riguarda il pugilato italiano».
l’assessore
«Complimenti sentiti ai fratelli Duran, a Romano e Alessandro Becchetti ed in generale a tutti gli organizzatori - interviene telefonicamente l'assessore Andrea Maggi -; aderisco convinto a questa loro caparbietà di andare avanti: le luci si accenderanno nel cuore di tutti i ferraresi e di tutti gli appassionati di boxe». Tanto orgoglio anche nelle parole di Matteo Mazzoni (Top Secret) e Luca Cimarelli direttore di Ferrara Tua (in rappresentanza di Aldo Manfredini), per loro «un privilegio essere al fianco di questo evento».
il programma
Dalle 17 alle 19 vi sarà la diretta streaming su Fighters Life e una diretta Facebook sempre sul Canale Fighters Life e su Padana Training Center per gli incontri dei Dilettanti. A partire dalle 21, per i Professionisti, vi sarà la diretta live sul Canale MS Channel del bouquet SKY (Canale 814), match a cui si potrà assistere anche attraverso la pagina Facebook di Padana Training Center.
Al miglior pugile professionista della manifestazione, come da tradizione, verrà assegnato il Trofeo Asi (Associazione Sportiva Sociale Italiana), mentre al miglior pugile dilettante verrà assegnato il Trofeo Massimo Calabresi. —
Enrico Ferranti
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