Spal, analisi dell’organico. Il gruppo è già costruito
I ritocchi finali riguarderanno centrocampo e cessioni
Ferrara Provare a disegnare sin da ora la classica metaforica griglia di partenza del prossimo torneo cadetto, infilandoci dentro anche la Spal, è cosa assai prematura e non solo per una mera questione di tempistica.
È tuttavia, invece, possibile constatare – con piacere – come la costruzione del prossimo team biancazzurro abbia ridato il giusto entusiasmo sportivo e interessanti ambizioni a una piazza che è tornata ad accogliere nomi di caratura, ma anche profili che sembrano realmente affamati e vogliosi di rappresentare al meglio i colori, il nome della società e la tradizione della città. Analizzando l’attuale rosa, non possiamo non notare come il mercato finale in entrata si concentrerà in particolar modo nel reparto di centrocampo, mentre il numero delle cessioni sarà complessivo di più reparti.
Portieri Qui il quadro di ciò che è e di ciò che sarà è chiaro da tempo. La gerarchia vede Thiam (altra grande occasione per lui, in vista di un prossimo rinnovo contrattuale) partire come titolare davanti al comunque affidabile Alfonso e all’esperto Pomini. Quest’ultimo nel lavoro quotidiano ha alzato l’asticella con l’obiettivo aggiuntivo di stare vicino al giovane Abati (prossimo titolare della Primavera, ma che sarà quasi sempre con i grandi).
Centrali Il reparto sarà trascinato da quella garanzia che porta il cognome di Meccariello, uno della colonia degli ex Lecce. Se Varnier sarà supportato dalla condizione fisica, ecco il secondo profilo “titolare” che spera di tornare ad alti livelli sotto la guida di mister Venturato. Poi ci sono i giovani Arena e Dalle Mura che sin dal loro approdo scalpitano nella speranza di trovare il più ampio minutaggio in una stagione che per entrambi si preannuncia molto importante: il 1999 giunto dal Monopoli esordirà in B, mentre il 2002 di proprietà della Fiorentina vuole dare seguito alle partite giocate nella seconda parte della scorsa stagione col Pordenone.
Ma nel menù ci sarebbe anche il “prodotto casalingo” Peda, già abile a farsi trovar pronto lo scorso anno quando chiamato in causa. La Spal crede molto (anche) in lui e per questo ha chiuso il suo mercato in entrata tra i difensori centrali. Confidando anche in un’eventuale partecipazione e contributo di Nador, lo scorso anno chiamato in causa da mister Clotet.
Destri Il tema terzini non può non partire da Dickmann, certezza e valore aggiunto che la Spal ha voluto trattenere nonostante qualche interesse – più o meno concreto – arrivato nei suoi confronti da altre società di B. Sarà lui il titolare del ruolo a destra. Almici si sta giocando (discretamente bene) una riconferma per rifarsi dopo l’approccio di campo non sufficiente avuto al suo arrivo nello scorso mese di gennaio: se tutti saranno convinti, si punterà sul suo profilo senza andare a spulciare situazioni di mercato. D’altronde in carriera ha sempre fatto il suo e quello basterebbe. Spaltro e Pabai, invece, risultano in uscita.
Mancini Qualche dubbio e altrettante remore possono esser legittime, dopo ciò che si è visto lo scorso anno. Avanti con Tripaldelli e Celia, ma da entrambi ci si attende qualcosa di più elevato. In particolare dal primo storico acquisto della gestione Tacopina (l’ex Cagliari) della scorsa estate, perché bene o male Celia ha fatto qualcosa in più (e lo testimoniano le scelte tecniche, nonché numeri e presenze). È fondamentale che la fascia sinistra della Spal non venga vista dagli avversari come lo squilibrio debole dell’assetto.
Centrocampisti Dicevamo come questo sarà il reparto dove da qui all’inizio della stagione – o comunque alla chiusura del mercato – noteremo i maggiori cambi. Le certezze sono date dai nomi di Viviani (che sta sempre meglio), Zanellato (averlo dall’inizio quest’anno sarà un valore) e Maistro (una delle prime scelte di Lupo). Poi grande scommessa sulla voglia di riscatto sportivo e personale di Murgia, ma fari puntati anche sull’estone Tunjov autore fin qui di un ottimo pre-campionato. Zuculini continua a essere utilizzato poco anche nelle amichevoli, ma salvo colpi di scena rimarrà a far parte del gruppo. In uscita ci sono sempre Esposito e Abou: nel caso riuscisse la cessione del regista campano, gli innesti alla fine della fiera potrebbero esser due.
Trequarti Ispirazione, piedi buoni, intelligenza tattica e varie ed eventuali sono racchiuse sotto il garante nome di Mancosu. Faro posizionato tra i due reparti, in una posizione che con caratteristiche differenti potrebbe però tranquillamente ricoprire anche Maistro. La logica di turnazione è una delle basi per affrontare ad alto ritmo il duro torneo cadetto. Nel periodo di preparazione si è lavorato molto su D’Orazio come alternativa al titolare sardo, pur questo sia più naturalmente un esterno largo da tridente. Valutazioni in corso, decisione attesa per fine mese.
Le punte Sì, al plurale. Perché di bomber la Spal non ne ha portato a casa solo uno. Il tandem Moncini-La Mantia è lusso sfrenato. E se a questi aggiungiamo la stima di Venturato per Finotto e i giovani colpi di Rauti e Rabbi, possiamo immaginare a una media gol di squadra più alta rispetto alle ultime due magre annate cadette. Ai 5 attaccanti, nel mese di ottobre si aggiungerà anche Pepito Rossi. L’uscita di Di Francesco – oltre alla probabile collocazione del messicano Wilke Braams – concludono il discorso. l