Spal, uno stop e vecchi limiti: non resta che ricominciare
Contro la Torres a secco: va ritrovata la via del gol
Ferrara La sconfitta nel turno infrasettimanale contro la Torres non deve minare le attuali certezze della Spal. Mimmo Di Carlo e i suoi ragazzi ora devono riversarsi a capofitto nell’ospitata domenicale del Rimini: partita delicata per la classifica e sentita dal popolo biancazzurro, che già l’altra sera – dopo il saluto reciproco di fine gara con la squadra – ha alzato le proprie note in ricordo della rivalità esistente con i biancorossi di Romagna. Insomma, ci apprestiamo a una domenica bella calda e l’orario delle 14 è (finalmente) indirizzato verso la gente: la Spal per incentivare la presenza del proprio pubblico ha saggiamente attivato l’iniziativa “porta un amico”, di cui abbiamo già ampiamente riferito e ben dettagliata sul sito ufficiale del club, al pari dell’altra che propone l’ingresso gratuito per gli under 14.
Intanto, oggi pomeriggio, allenamento aperto al “G.B. Fabbri” di via Copparo a partire dalle 14.45. Insomma, il clima di coesione non manca. Per arrivare all’obiettivo serve questo, ma anche altro. Tipo? Fare gol. Si scherza, ma fino a un certo punto. Perché è davvero un peccato non essere riusciti a portare a casa nemmeno un punto in una partita come quella contro la Torres, nella quale la Spal se l’è ben giocata fino al colpo del ko che ha reso il finale soltanto utile per mettere minuti nelle gambe a Siligardi. I biancazzurri hanno giocato un primo tempo davvero bello, propositivo, dai ritmi elevati, ma senza segnare (la migliore occasione capitata a Rao, ma non la sola). Antenucci e compagni hanno poi continuato a proporre anche a inizio ripresa e ancora dopo lo 0-1 trovato dalla seconda forza del campionato, ma il gol divorato da Rabbi grida ancora vendetta. L’ormai famosa mancanza di cinismo che sta accompagnando la Spal in questa difficile stagione ha fatto la differenza e alla distanza la Torres si è mostrata squadra veramente tosta dal punto di vista fisico, del ritmo e della corsa. La Spal ha dato tutto quello che aveva – calando alla distanza – ma non è bastato.
Quando si perde, però, significa che più di un errore è stato commesso. Dalle carenze sotto porta di cui si è appena detto, alla serata non propriamente idilliaca di Galeotti e Büchel, più qualche imperfezione mista nei reparti. Il recente periodo rimane da bicchiere mezzo pieno, lo dicono i numeri, ma andrà forzatamente rilanciato con una vittoria contro il Rimini. La Spal deve tornare a segnare e a vincere al “Mazza”: se dal ritorno di mister Di Carlo fuori casa sono state segnate 6 reti, ecco che in corso Piave il piatto è rimasto fermo al gol-vittoria di Antenucci contro la Recanatese (reti bianche con l’Arezzo).
Fortunatamente nessuno dei diffidati (Maistro, Büchel e Tripaldelli) è incappato in un cartellino (l’altra sera unico giallo a Saiani) e dunque tutti e tre saranno disponibili per il derby. Rimini che invece dovrà rinunciare a Cernigoi, in squalifica dopo il clamoroso ko interno con il Sestri Levante. I romagnoli non arrivano alla partita di Ferrara nelle migliori condizioni, visto che sono state ben 3 le cadute consecutive (semifinale di Coppa Italia a Catania compresa), dopo i precedenti 3 successi che avevano proiettato la squadra di Troise a contatto con l’ultima piazza per i playoff.
A tal proposito, occorre dare uno sguardo alla situazione di classifica, visto che per la Spal l’ulteriore danno è giunto dagli altri campi: Ancona, Sestri Levante e Recanatese hanno ripreso 3 punti sui biancazzurri, oggi nuovamente dentro la zona playout, con una postilla da chiarire: quella della distanza dall’Olbia, penultima della classe. Il +10 che separa gli estensi – sedicesimi – dai sardi toglierebbe la Spal dall’imbarazzo della disputa di questi spareggi per salvare la categoria (da regolamento servono meno di 8 punti di distacco per disputare il playout). Insomma, Spal in zona rossa, ma, a oggi, salva: con ancora 8 gare da disputare, meglio segnalarlo solo come curiosità, tenendo anche conto che, forse, per stato di forma e calendario, la Fermana (-12 dalla Spal) appare più insidiosa per la riapertura del quadro. Così come è uno sfizio alzare lo sguardo sul decimo posto, distante 6 lunghezze, ma con 6-7 squadre da considerare nel mezzo.
Ora conta solo tornare a segnare, far punti, rimanere padroni del proprio destino e salvare il salvabile.l