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Spal e il calendario delle scelte: l’attesa fra contatti informali

Sergio Armanino
Spal e il calendario delle scelte: l’attesa fra contatti informali

I passi ufficiali necessitano quanto meno di arrivare a fine playoff. Risorse, direttore dell’area tecnica e allenatore vanno però individuati

05 maggio 2024
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Ferrara Aspettando la Festa della Repubblica, al più tardi sette giorni in più, la domenica seguente. Ma non certo il 4 luglio, festa dell’indipendenza e nascita degli Stati Uniti. No, nulla a che fare con intrecci italo-americani a causa della proprietà spallina, ma tempistiche dettate dal calendario dei playoff di serie C. Poi, salvo dover aspettare l’ufficialità alla scadenza naturale dei contratti, quella sempre e per tutti al 30 giugno, le decisioni potranno prendere corpo e concretezza. In casa biancazzurra, nel frattempo, si potranno muovere ben poche tessere, tra quelle che andranno a comporre il futuro mosaico. Budget e dt Certo, la prima parola dovrà venire dal patron americano, che dovrà fissare i limiti economici. Un passaggio, tuttavia, che si potrebbe dare già per assodato, dopo l’ingresso del nuovo socio Marcello Follano a inizio anno, con tanto di sorella Gabriella inserita nel Cda, dove figura anche Chad Seigel, socio della Tacopina Law. I conti, come svelato dal direttore dell’area tecnica uscente Fusco, sono stati tenuti in stretta osservazione e quindi si dovrebbe partire da una situazione "sana". Poi, però, il calcio costa e le risorse occorrono. Con il direttore generale Corrado Di Taranto al vertice delle operazioni, la prima mossa sarà dunque nominare il nuovo responsabile dell’area tecnica. Un passaggio, appunto, che richiederà i tempi di cui sopra, con un candidato forte come Andrea Colombino, attuale ds della Torres, e la suggestione Giuseppe Magalini, che ha sì già lavorato con lo stesso Di Taranto e mister Di Carlo, ma è l’artefice del miracolo Catanzaro e non si vede come possa lasciare la sua luccicante creatura. Ecco, spunta la questione allenatore. La piazza dice Di Carlo con voce unanime, la società gli deve la salvezza, con una media di due punti a partita da quand’è tornato in panchina, una parte importante dello spogliatoio è con lui, cambiare un’altra volta appare, quanto meno, inutile, se non dannoso. Però, decidere del suo prolungamento di contratto senza il benestare del nuovo ds sarebbe uno sgarbo. Certo, si può essere "in parola" con il nuovo direttore dell’area tecnica anche prima che la tempistica ufficiale consenta di contrattualizzare e annunciare la nuova posizione al vertice sportivo, quindi portare avanti idee, ragionamenti, contatti: almeno delineare un quadro dell’organico attualmente a disposizione, prestiti in rientro compresi, per avere una base da cui partire. Sempre che Colombino non voglia portare con sé anche il tecnico della Torres, l’ex spallino Alfonso Greco. La situazione è complessa, frutto di un intrecciarsi di considerazione tecniche, economiche, caratteriali e personali da portare a sintesi. Con un obiettivo, quello sì, chiaro: una stagione di ben altro spessore e soddisfazioni, senza arrivare a proclami, anche se il sogno, e non da oggi, è uno...