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Argenta, Summer regina degli scacchi a 14 anni: «Sono la mia passione»

Marcello Pulidori
Argenta, Summer regina degli scacchi a 14 anni: «Sono la mia passione»

Le prime partite a 6 anni e subito le vittorie. Ora gira l’Italia con mamma Giada. «Mi piace studiare le tattiche, fermarmi a riflettere. Per me è anche divertimento»

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Argenta Il suo nome significa "estate". E mai come in questo periodo potrebbe essere di attualità. Summer Giugliano, 14 anni, da settembre studentessa al liceo Carducci di Ferrara è, a suo modo, già nella storia. Questa ragazzina recentemente si è laureata vice-campionessa italiana di scacchi nella categoria under 14 ai campionati italiani giovanili, e ha vinto il titolo di campionessa assoluta nella seconda categoria nazionale. Gioca a Scacchi da quando ha 6 anni, sempre accompagnata da mamma Giada. Summer è iscritta al Circolo Scacchistico Estense di Ferrara. Ma come nasce la passione per il gioco degli scacchi in una ragazzina di 14 anni?

«Per me è stata una scoperta preziosa - racconta Summer - Ho iniziato quasi così, per gioco, come si dice, e poi la passione è aumentata sempre di più grazie anche al mio istruttore Raffaele Dentale che mi ha trasmesso la passione per questa disciplina. Anch’io alle volte mi chiedo perché proprio gli scacchi - riflette Summer - Forse la ragione sta nel fatto che è un gioco molto particolare, diverso dagli altri, esige uno sforzo mentale, mentre molti altri sport e discipline sono invece legati a un impegno soprattutto fisico. Sta di fatto che la scacchiera mi ha entusiasmato fin da subito, ed eccomi qua». Ma c’è spazio negli scacchi anche per il divertimento, inteso nel senso più classico del termine? «Certo - risponde Summer, che intanto sta mettendo in bacheca tanti trofei - non ci sono soltanto i tatticismi ma c’è anche spazio per divertirsi, e comunque penso si tratti anche di una questione di feeling». Summer e la mamma raccontano anche che serve molto tempo per poter giocare a scacchi, «perché una partita può durare anche 4/5 ore e alle volte anche di più». «Sta diventando un impegno veramente importante - si inserisce nella conversazione la mamma - e dispendioso ma si fa sempre volentieri. Basti pensare che il livello attuale di categoria porta Summer a giocare in diverse parti d’Italia: siamo stati a San Marino, a Parma, e in tanti altri luoghi. Vorrei anche sottolineare il fatto che siamo molto grati a Raffaele che è riuscito a portare Summer a un livello agonistico già molto buono. La divisione tra maschi e femmine? Beh, gli scacchi sono ancora un gioco prettamente maschile anche a livello giovanile, ma la componente femminile non manca. E Summer ne è un esempio. Spero - conclude mamma Giada - che per lei resti sempre un motivo di divertimento e di grande passione per quello che fa».