Melgrati, com’è forte Ferrara: «Non potevo dire no alla Spal»
Il nuovo portiere si racconta tra passato e sogni
Ferrara Grande voglia di vincere, a Lecco c’è riuscito, idee subito molto chiare. In una bollente tarda mattinata di metà agosto, la Spal ha presentato il suo estremo difensore, che ha già debuttato in occasione della gara sul campo dell’Atalanta U23 per la Coppa Italia di Serie C. La società biancazzurra ha raggiunto un accordo biennale con il portiere, classe 1994, Riccardo Melgrati.
La carriera
Scuola Inter, originario di Monza, il neo-estremo difensore spallino si è trasferito nell’academy del Cesena dove ha iniziato un lungo tour della serie C, debuttando a Como. In seguito, Pro Vercelli e Sudtirol (35 partite, 14 clean sheet) e poi Arezzo e Siena, prima di andare in terza serie spagnola all’Ae Prat in cerca di nuove sfide. La serie B di passaggio a Vercelli nel 2015/2016, per poi riconquistarla con la maglia del Lecco due stagioni fa, quando ha difeso la porta dei blucelesti per 64 volte in due annate.
Le sue parole
«Nel momento in cui sei in una categoria come questa e ti chiama una piazza così storica e blasonata come la Spal, fai veramente fatica a pensare di non prendere questa come strada - le prime parole biancazzurre di Melgrati - Come realtà sono molto legato a Lecco, dove abbiamo fatto qualcosa di straordinario, ma sentivo che non potevo assolutamente rifiutare, così ho scelto di firmare per la Spal». Melgrati ha esordito in maglia Spal sul campo dell’Atalanta Under 23. «Ho visto una squadra molto compatta, ordinata, abbiamo cercato di mettere in campo con concretezza le indicazioni di mister Dossena, l’atteggiamento è stato positivo, abbiamo avuto delle palle per poter andare in vantaggio, poi purtroppo abbiamo subito gol su palla inattiva, dove potremo migliorare». A Melgrati non difetta l’esperienza. Ma non solo. «I miei punti di forza? La fase di costruzione dal basso è qualcosa che mi caratterizza in maniera positiva - ha continuato il portiere spallino - nella gestione del gruppo e della difesa riesco a portare sempre qualcosa di positivo, dando sicurezza al reparto. Nei tiri ravvicinati mi sento molto forte nel riuscire a coprire lo spazio in meno tempo possibile». Melgrati già sa dove deve e può fare meglio. «Devo migliorare molto nelle conclusioni da fuori con ostruzione visiva, come del resto in qualche lettura su palla alta a copertura dello spazio». Due stagioni fa, il meritatissimo successo in campionato con la maglia del Lecco. Melgrati sa come si vince.
«Per farlo servono la coesione del gruppo, la stessa voglia di lottare, il legame con lo staff e avere un obiettivo unico». Ecco, quali sono gli obiettivi per la stagione che vedrà la Spal debuttare in campionato fra poco meno di dieci giorni? «Voglio fare bene e vincere nel minor tempo possibile, a livello individuale voglio crescere e migliorare. La volontà comune è cercare di poter arrivare il più in alto possibile. Il biennale? Se c’è la possibilità di vincere subito, la prenderemo sicuramente in considerazione. A Lecco ci siamo isolati dalla realtà dirigenziale per pensare solamente al campo, stando bene fra di noi. Abbiamo affrontato i playoff con una leggerezza che ci ha poi portato a vincere il campionato». Melgrati sta facendo da chioccia agli altri portieri della Spal. «Con loro - ha chiuso - sta andando benissimo, la loro giovane età dà molta brillantezza e ritmo in allenamento, aspetti che aiutano molto anche me nell’affrontare l’allenamento stesso. Si applicano e lavorano duramente, con il preparatore dei portieri devo dire che stiamo facendo un ottimo lavoro». Il direttore dell’area tecnica biancazzurra Alex Casella ha fortemente voluto l’approdo di Melgrati alla Spal. «Ha doti tecniche d’impostazione - dice Casella -, mister Dossena aveva bisogno di un portiere che potesse costruire dal basso; lui, pur non avendo ancora completa conoscenza dei compagni di squadra, si è integrato subito velocemente: contro l’Atalanta Under 23 ha disputato un’ottima gara dal punto di vista gestionale, Riccardo è un portiere di altissimo livello, umanamente ci porta esperienza ed entusiasmo. Arriva da stagioni dove ha centrato la promozione con il Lecco, da lui vorremmo l’entusiasmo di quell’esperienza più che positiva».