Spal, la scommessa Awua: «Prometto impegno e inseguo i risultati»
È il nuovo arrivato in casa biancazzurra: «Volevo venire qui a tutti i costi e per questo ho pazientato. Lotterò per la maglia»
Ferrara Theophilus Aondofa Awua per tutti “Theo”. La Spal è l’undicesima società italiana toccata nella carriera del centrocampista nato in Nigeria nel 1998.
«Sono venuto qui con lo spirito e con la voglia di far bene – dice il ragazzo – lotterò per la maglia, difenderò questi colori con tutto me stesso e darò sempre il massimo a ogni partita».
Nell’attuale spogliatoio ferrarese Awua conosce già diversi ragazzi, a partire da capitan Antenucci (condivisione ai tempi del Bari) Rosafio (Cittadella) e Bachini (Juve Stabia). Ma è con la maglia del Crotone che aveva impressionato il “Mazza”, in quell’1-1 (pareggio di Pepito Rossi) registrato nell’aprile del 2022.
«Sono lo stesso giocatore – garantisce Awua – è passato un poco di tempo ma sono sempre io. Anzi, diciamo che sono più maturo e ho quell’esperienza in più da poter mettere a disposizione della squadra. In cosa devo migliorare? Nell’aspetto della finalizzazione, come centrocampista dovrei riuscire a fare più gol e più assist».
L’ex atalantino ha le idee chiare sul prossimo desiderio di una carriera ora giunta nella seconda parte:
«Sono contento del percorso avuto fin qui. Sono però una persona ambiziosa e ho tanta voglia di vincere. Purtroppo in questi anni non ho ancora avuto la fortuna di aver vinto un titolo o un campionato, ma spero che possa accadere il prima possibile».
Poi su trattativa e ruolo: «La cosa con la Spal era iniziata tempo fa, ma ho dovuto attendere perché c’erano tanti giocatori da far uscire. Volevo venire qui a tutti i costi, dunque ho pazientato. A centrocampo non importa ciò che penso io ma devo solo attenermi a fare quello che chiede il mister».
Nell’ultima stagione in quel di Bergamo, con l’Atalanta U23, Awua ha giocato praticamente fino a gennaio: poi un infortunio (risolto) e una questione legata ai regolamenti e alle liste non gli hanno permesso di rivedere il campo.
«Con tutto il rispetto dell’Atalanta U23, una squadra giovane che sta facendo bene, so che la Spal è un altro tipo di realtà».
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