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Spal, Büchel in rosa sarà un fattore

Alessio Duatti
Spal, Büchel in rosa sarà un fattore

La silenziosa mediazione ha catapultato il mediano in gruppo. Pace sancita fino a gennaio poi si vedrà ma intanto la Spal si rafforza

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Ferrara Dal Sestri Levante a... Barcellona. Marcel Büchel, dopo il reintegro in squadra, si è concesso due giorni “off” nella capitale della Catalogna, girovagando tra le inconfondibili opere di Antoni Gaudì. Il centrocampista di origini austriache è atteso quest’oggi alla ripresa degli allenamenti al “G. B. Fabbri”, dove figurerà nuovamente in mezzo al gruppo, come accaduto proprio a ridosso della trasferta ligure che ha portato alla prima vittoria stagionale proprio sul campo dell’avversario “amuleto” Sestri Levante. Esattamente quando il club ha comunicato al ragazzo che sarebbe stato di nuovo coinvolto con il resto dei compagni con un posto riservato sul pullman che da lì a breve sarebbe partito verso la Riviera.

Così, quasi cinque mesi dopo l’ultima volta (Spal-Pineto del 21 aprile scorso) il classe 1991 è sceso in campo con la divisa biancazzurra in una gara ufficiale (ma in estate non aveva trovato un minuto nemmeno in amichevole). L’ha fatto per 25 minuti, in un palcoscenico strutturale non proprio da serate di gala, con indosso il nuovo numero di maglia (80), mettendoci voglia, qualità e quella grinta che l’ha portato a prendersi anche un cartellino giallo negli istanti conclusivi. Il reintegro del nazionale del Liechtenstein, dopo un’estate a dir poco travagliata e messa a dura prova dalle costanti complicazioni che si sono verificate tra le parti, è un fattore da considerare per il prosieguo della stagione. O almeno fino a gennaio, quando eventualmente potranno aprirsi ulteriori scenari di mercato. Intanto, la mancata uscita, unita alla non rescissione del contratto, hanno consegnato alla Spal un giocatore forte, di personalità e di alto livello per la categoria, che potrà far grande comodo in un momento di coperta così corta come quello vissuto dal centrocampo biancazzurro.

Il ragionamento fatto dal club – essendo Büchel a tutti gli effetti un giocatore a libro paga (a cifre molto importanti) – è stato molto semplice: è stata fatta una riflessione tecnica (ma anche economica, fra spreco di risorse e mancata valorizzazione di un patrimonio di proprietà) che non ha poi avuto bisogno di particolari mediazioni e l’immediato utilizzo da parte di mister Dossena va colto come una segnale di ulteriore apertura verso le prestazioni di un ragazzo che ha una gran voglia di mostrare tutto il suo orgoglio. In estate si è allenato sempre da solo in maniera assidua, quasi maniacale, fisicamente sta molto bene, ma è ovvio che ora gli servirà incamerare il ritmo gara e in 90’ nelle gambe.

In questo senso le due recenti gare di Nations League giocate per intero con il suo Liechtenstein contro San Marino e Gibilterra sono state una manna. E chi l’avrebbe mai detto che il buon Marcel sarebbe stato una “nuova” risorsa, spendibile a centrocampo, per affrontare con tutta l’energia possibile il prossimo trittico ravvicinato?