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Serie B interregionale

Ferrara Basket resiste all’assalto e vince di stretta misura a Padova

Lorenzo Montanari
Ferrara Basket resiste all’assalto e vince di stretta misura a Padova

Il successo arriva sul filo di lana: i biancoblù conducono poi rischiano. Ultimi 2’ senza canestri

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Rubano (Padova) Successo brutto, sporco e cattivo dell’Adamant che, soffrendo le proverbiali sette camicie, ha espugnato di un solo punto il campo della Virtus Padova: l’ex Casella ha sbagliato il canestro del possibile successo patavino sulla sirena. Avvio della gara di marca Adamant, con Santiago autore di 7 dei primi 13 punti biancoblù. Ferrara vola sul 6-15 al 6’, che diventa 8-21 a ridosso della prima sirena, grazie a Yarbanga in grande spolvero. L’Adamant di fatto domina i primi 10’, trovando ottime cose da Ballabio, oltre che dal già esterno argentino, sempre più presente nei giochi offensivi di una squadra, quella allenata da coach Benedetto, che allunga ulteriormente in avvio della seconda frazione: ancora Santiago e poi Yarbanga al 14’ fissano il +13 estense (17-30). L’Adamant gioca “in casa”, il pubblico arrivato da Ferrara spinge capitan Drigo e compagni ogni istante di una gara che pare indirizzata a favore degli estensi. Sembra: ecco arrivare il recupero dei padovani, che hanno moltissimo da Lusvarghi (14 punti dopo 20’ sui 34 complessivi della squadra), Bianconi e Casella, che fa malissimo alla sua ex squadra: al 17’ è 29-32. Gara riaperta. L’Adamant non ci sta e, soprattutto, non si fa prendere dal panico, trovando 5 punti consecutivi di Turini e 2 di Tiagande, che danno respiro: al 18’ è nuovamente +10, sul 29-39. Gara rognosa doveva essere, così è stata, anche perché il finale del primo tempo è tutto di marca Virtus che, con il giovane Marchet, proprio sulla sirena dei primi 20’ trova la tripla del -6 con si va negli spogliatoi.

Per la prima volta in stagione l’Adamant trova pane per i propri denti, la Virtus è compagine coriacea e rognosa, a maggior ragione quando pure il play norvegese Greve inizia a trovare cesti importanti: al 23’ la Virtus ritorna sul -4 (40-44), dopo poco si ferma Ballabio per un guaio alla coscia sinistra (non rientrerà più), ma Tiagande trova punti che sanno tanto di vitamina (40-49 al 25’). Casella riprende a fare malissimo alla difesa dell’Adamant (45-49), ma nel finale del terzo parziale la tripla di Santiago risponde a Marchet per +5 targato 30’. Il match è ancora in bilico e gli ultimi 10’ sono da vietare ai deboli di cuore. Al 33’, Marchet insacca la tripla del 55-56, poi sarà capitan Drigo a trovare i punti del nuovo +6 Adamant (57-63). Il finale è al cardiopalma: al 38’ Lusvarghi firma il 62-63, punteggio che, incredibilmente, non cambierà più, anche perché le squadre sbagliano gli ultimi otto liberi consecutivi (2 Biancotto, 2 Yarbanga, 2 Santiago e, a 6” dalla fine, 2 Lusvarghi). Nonostante questo, la Virtus ha il tiro per vincere, che Casella sbaglia per la gioia biancoblù e dei suoi tifosi. Ora si dovranno valutare le condizioni di Ballabio: le sensazioni non sono positive.