La Nuova Ferrara

Sport

Serie A2

La Sella va ko a Udine, rissa e quattro espulsi

Simone Gagliardi
La Sella va ko a Udine, rissa e quattro espulsi

A fine primo tempo Johnson e Nobile vengono alle mani. Zuffa generale e vengono buttati fuori anche Ikangi e Sperduto, ma l’esito non cambia

3 MINUTI DI LETTURA





Udine Niente da fare per la Sella, nemmeno dopo la rissa (IL VIDEO), nemmeno con Udine senza un suo americano. Contro un’Apu fisica e precisa, che a tratti rasenta la perfezione, arriva la sconfitta annunciata. Match macchiato da una zuffa a terra, costata l’espulsione a 4 protagonisti di serata: Johnson, Nobile, Ikangi e Sperduto. Difficile dire cosa sia successo a fine primo tempo: Nobile rimane a terra, mentre l’azione della Sella riparte, l’ex di turno si rialza, mentre le due squadre sono già dall’altra parte del campo, e Johnson lo aspetta per lo scontro fisico. A quel punto diventa tutti contro tutti, con gli arbitri che decretano poi le 4 espulsioni.

Tornando alla gara, troppo fisica la squadra friulana per una Sella che ha avuto una buona prestazione da Berdini e ha provato di riaprirla con la difesa a zona, perdendosi nuovamente nella seconda metà di partita, praticamente senza rotazioni. La Sella paga a caro prezzo un primo quarto da incubo, sotto i colpi dei tiratori friulani. E dire che Delfino all’inizio risponde per le rime, segnando e dispensando assist. Il problema è che l’Apu non sbaglia praticamente mai e con quattro canestri da tre di fila piazza già una bella zampata: 16-8 al 5’, con Ambrosin e Hickey, il migliore in campo, caldissimi. La fisicità di Udine fa il resto e rende impossibile appoggiarsi sotto. A rimbalzo c’è poca partita, 18-9 al 7’. Nobile prova a dare una scossa dalla distanza, mentre Henderson non riesce mai a entrare in partita; 27-11 al 9’ con schiacciata di Johnson in contropiede e Udine in pieno controllo. Il rischio di vivere un’altra trasferta stile Forlì, una partita senza storia, c’è. Ma stavolta, magra consolazione, c’è una reazione. Che, anche se per poco, illude un po’ tutti. Coach Di Paolantonio ruota tutti. La Sella non ha nulla da Henderson e uomo contro uomo fa una gran fatica. Allora Di Paolantonio s’inventa la zona, provando a non far giocare a due sotto i tabelloni Pini e Johnson. La Sella si adegua ai ritmi infernali di Caroti e compagnia, Berdini, il più positivo tra i biancorossi, segna da tre e prova a entrare con coraggio in un pitturato bello fitto. Altro segnale di speranza da Davis da tre punti, 30-21, ma è soprattutto la difesa, a tratti una zona allungata a tratti no, a mescolare le carte e confondere le idee a una macchina da canestri che s’inceppa per qualche minuto come Udine. La partita cambia con i canestri di Davis e Delfino, il parziale dice 15-5 e Sella rientrata in parrita, 32-28 al 17’. Si sblocca Alibegovic e la Sella all’intervallo lungo è sotto di 8. Poteva andare peggio, ma anche meglio vista la reazione. Poi il fattaccio che segna comunque la partita.

La partita cambia ancora dopo il rientro: Hickey diventa protagonista, Alibegovic è letale e Udine consolida un vantaggio tornato in doppia cifra, 60-43 al 26’. La Sella adesso è solo Berdini; i lunghi della Sella sono pieni di falli, Henderson non ne fa una giusta; la magia del secondo quarto è ormai scemata, e con le rotazioni così ridotte i giochi sono ormai fatti. Ambrosin e Caroti danno il colpo del ko; 70-50 al 31’. La partita ha ormai poco da dire se non fissare il punteggio finale. Da una parte Caroti si prende un sacco di tiri, e il vantaggio dell’Apu supera i venti punti: 73-52 al 33’, è finita: 87-69