La Nuova Ferrara

Sport

Serie C

Spal ferita e chiusa all’angolo, ma con la capolista non può perdere

Alessio Duatti
Spal ferita e chiusa all’angolo, ma con la capolista non può perdere

Contro il Pescara fischio d’inizio alle 20.30. Biancazzurri con la difesa a cinque e attacco a due punte, per stare coperti e pungere in ripartenza

3 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Le note premesse non sono di certo le migliori per immaginare un venerdì sera contraddistinto da brindisi e sorrisi. Ospitare la corazzata Pescara è uno di quegli appuntamenti stagionali già di per sé difficili, ma suona come ulteriore spauracchio all’interno del grande momento di terrore vissuto dalla Spal di oggi. Ci si può appigliare al fatto che il pallone sia rotondo, che si partirà in 11 contro 11, che il campo avrà le medesime dimensioni per entrambe le compagini e che il calcio è pur sempre una delle materie più sorprendenti dell’intero globo terrestre. Al di là di questo, però, la reale necessità è quella di ritrovarsi nella serata più complicata di questo girone B. È quasi una questione di continuare a sopravvivere – per poi vedere quel che sarà – o di gettare le armi e probabilmente condannare il proprio condottiero a un destino che chiunque può immaginare. La Spal, intesa nel suo complesso, ha tanti problemi e gli errori multipli sono segnati in rosso nel conto che periodicamente viene presentato. Un conto che ha origine nella passata stagione, se non addirittura in quelle dell’intera gestione americana.

Stasera, però, servirà una risposta in primis da chi andrà in campo. Anima, cuore, professionalità e dedizione alla causa saranno le basi. Oltre al rispetto per le migliaia di persone che si recheranno in corso Piave in attesa di uno squillo e non del solito magoncino da portare a casa dopo aver visto i propri colori sovrastati dalla fame altrui. Mister Dossena è in procinto di giocarsi l’ultima carta tattica a sua disposizione, una sorta di asso o jolly, per tentare di mettere la squadra in una condizione di compattezza maggiore. In questi casi ci si rifugia, anche andando contro alla propria inclinazione e modulo preferito, nella linea arretrata a tre, che poi nella fase difensiva diventa a cinque. Bassoli è indisponibile (dopo il dolore sentito durante il riscaldamento a Campobasso che lo ha costretto a uscire dall’undici, ma non c’è lesione muscolare e rientrerà ad Arezzo), Bachini è stato fermato per un paio di settimane per risolvere la fascite plantare, dopo il periodo di gestione, e quindi i tre centrali saranno Bruscagin, Arena e Sottini. Gli esterni Calapai e Mignanelli completeranno un pacchetto che, così schierato, si troverebbe anche nelle migliori condizioni per contrapporsi a un tridente largo (con unica punta centrale) come quello del Pescara di mister Baldini.

Nello specchio di centrocampo ci saranno Zammarini, Radrezza (ma è ancora in piedi un’idea di ballottaggio con Büchel) e Awua. In avanti ci si aggrapperà agli uomini-gol di questa prima parte della stagione, con il dovere di non lasciarli soli. Stiamo parlando di capitan Antenucci e Rao, mentre Karlsson e D’Orazio sono dirottati in panchina assieme a Bidaoui.

Se il Pescara, come ipotizzabile, avrà il maggior possesso del pallone, ecco che la Spal dovrà essere perfetta nella fase difensiva (raddoppi costanti e sonnellini vietati), ma anche letale nelle ripartenze, che gli abruzzesi potrebbero soffrire. Le ultime da Pescara parlano di una bandiera bianca alzata dall’ex Valzania (recupera invece Meazzi), che potrebbe essere sostituito nel 4-3-3 iniziale da un’altra vecchia conoscenza biancazzurra come Tunjov. Squizzato e Dagasso completerebbero il centrocampo, mentre davanti a Plizzari dovrebbero essere schierati Pierozzi, Brosco, Pellacani e Crialese. Trio offensivo con Bentevegna e Cangiano a supporto di Vergani. Al seguito del Delfino, nonostante la distanza ragguardevole (oltre 400 km fra le due città) e il giorno feriale, sono annunciati 408 supporter. La designazione arbitrale ha annunciato il fischietto milanese di Luca De Angeli. Accompagnato dagli assistenti Spatano e Colavito con D’Eusanio quarto ufficiale.