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Non c’è gloria per la Spal ad Arezzo: ora a chi toccherà pagare?

Non c’è gloria per la Spal ad Arezzo: ora a chi toccherà pagare?

Gli amaranto ribaltano la partita con un paio di accelerate, quanto basta per far soffrire la squadra di mister Dossena. Si attendono indicazioni sul futuro del tecnico, reduce da cinque sconfitte nelle ultime sei gare

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Arezzo Non c’è gloria per la Spal al Città di Arezzo, da cui i biancazzurri escono con la quinta sconfitta in sei partite. Non ci si può inventare vincenti e il gol segnato dalla squadra allenata di mister Dossena al tramonto del primo tempo – prima marcatura di Karlsson – lo dimostra soprattutto per l’incapacità di gestire il vantaggio, concetto con cui la squadra estense ha pochissima familiarità. Controllare il gioco in una fase positiva della partita richiede lucidità e freddezza, invece tra le file biancazzurre la pressione dell’ennesima sconfitta – fantasma che aleggia dall’intervallo e finisce per prendere vita – induce ad errori che saranno fatali. È il caso di Nador, che più volte pasticcia in fase d’impostazione nella ripresa: al primo giro “rimedia” Calapai, procurandosi un cartellino giallo per impedire ad un avversario di calciare direttamente verso lo specchio sguarnito dopo la gita fuori porta di Melgrati; la seconda volta non c’è toppa che tenga e arriva il pareggio dell’Arezzo. Gaddini s’appoggia a Renzi che da fuori area colpisce al primo reale tiro dei toscani.

La Spal aveva anche interpretato meglio il primo tempo, rendendosi più pericolosa dei padroni di casa e creando un paio di problemi dalle parti di Trombini fin da inizio gara. In principio è stato Buchel a calciare a lato del palo, poi Rao a testa bassa è arrivato sul fondo dell’area e ha impegnato il portiere amaranto. Il vantaggio prima dell’intervallo è, in fin dei conti, meritato ma la vittoria va conquistato minuto dopo minuto. E dopo il pareggio dei padroni di casa è la solita Spal destabilizzata che non sa come ricostruire la partita. Succede anche perché mancano i riferimenti in campo, quei punti fermi a cui sai che puoi aggrapparti nelle difficoltà… e un giocatore da solo non può reggere sulle spalle un club intero che cade a pezzi. La mazzata col sorpasso locale arriva al 72’. Lo scatenato Gaddini punta Sottini, calcia (con deviazione) e Melgrati non riesce a metterci la pezza: palla che rotola in rete, 2-1. Finale caotico, poco lucido – a proposito –, Spal a testa bassa e al 94’ la traversa colpita da Rao è il chiodo su un’altra serata amara. Coraggiosi e quanto mai valorosi i 229 spallini che si sono sobbarcati la trasferta ad Arezzo in questa fase della stagione del club estense: i bandieroni della Ovest sventolano anche oggi e lo striscione “Basta!” viene agitato a più riprese. E questa volta a chi toccherà pagare? Sarà la volta di mister Dossena? CLICCA QUI PER LE DICHIARAZIONI POST PARTITA DEL TECNICO