Ferrara, la Spal in cerca di continuità ma le scelte sono ridotte
Con l’organico ridotto all’osso mister Dossena deve forzare i ruoli. L’alternativa è tornare alla difesa a cinque e spostare Rao a seconda punta
Ferrara Come spesso accaduto nell’ultimo travagliato periodo, la Spal che sabato pomeriggio farà visita al modestissimo Legnago Salus sarà più o meno contata in ogni reparto. Insomma, dopo la vittoria contro il Pineto, la parola d’ordine è “continuità”, ma anche contro l’ultima della classe non sarà per nulla semplice presentarsi in forze e, appunto, dare continuità, con gli effettivi ridotti numericamente all’osso.
La conta Va infatti ricordato che mister Andrea Dossena non potrà contare su Bachini, Arena, Ntenda, Awua, Kane, Parravicini, Büchel, Bidaoui e Karlsson. Inoltre, Sottini ed El Kaddouri ancora non sono al meglio della condizione, dopo i recenti problemi avuti, e saranno quindi presumibilmente disponibili per un eventuale spezzone di gara. Bisognerà allora fare di necessità virtù, per portare a casa un tesoro pesantissimo in chiave salvezza. Ebbene sì: chi l’avrebbe mai detto che questo Legnago Salus-Spal di metà novembre, perlomeno a oggi, sarebbe significato questo? Va beh, meglio non pensarci troppo e sperare quantomeno che i biancazzurri di via Copparo riescano ad alleggerire la propria posizione con altri tre punti, da raggiungere in un modo o nell’altro. Anche dal punto di vista tattico s’intende.
Possibilità Attenzione, non si sta dibattendo se sia meglio un modulo (4-3-3) o l’altro (5-3-2). Il pensiero resta lineare su pregi e difetti che questa squadra continua a mostrare, indipendentemente dall’assetto di giornata. Si tratta semplicemente di fare la conta con le risorse a propria disposizione, adattando certamente qualcuno a ricoprire un ruolo non propriamente suo, e capire se l’allenatore opterà per un vestito o per un altro. Poniamo, anzitutto, come base la titolarità riproposta di Galeotti per la porta. Al netto dell’errore di valutazione fatto sul cross che ha portato alla rete del momentaneo 0-1 per il Pineto, il giovane guardiano ha offerto una prestazione valida, all’altezza di quelle a cui ci aveva abituati nell’ultima fetta della passata stagione con Di Carlo, tecnico che l’aveva letteralmente lanciato.
Ipotesi uno Comunque sia, per dare continuità all’ultimo 4-3-3 mister Dossena dovrebbe inserire un ragazzo dell’under 19 (Camelio, Cecchinato, Contè) a far l’attaccante di destra nel tridente, oppure alzare D’Orazio in compagnia di Rao e Antenucci, adattando un altro elemento nella linea di centrocampo a fare la mezzala di spinta. Capiamo che sia difficile immaginarli, ma gli unici nomi – lasciando Calapai al suo posto – sono quelli di Iglio e Polito. La difesa sarebbe completata da Nador, Bassoli e Mignanelli, mentre al centro della manovra ci sarebbero Zammarini e Radrezza.
Ipotesi due Il ritorno alla difesa a 5 sarebbe possibile, visto che tra i centrali tornerà arruolabile Bruscagin. Farebbe compagnia ai soliti citati sopra, nella fattispecie come braccetto di destra tra il Calapai terzino e Nador centrale. Con il 5-3-2 D’Orazio rimarrebbe a fare la mezzala in compagnia di Zammarini e con l’ovvia presenza di Radrezza al centro, visto che Büchel (squalificato e convocato dalla sua Nazionale) non ci sarà. In avanti Rao (2006), invece, tornerebbe a fare la seconda punta al fianco del capitano (1984) “lasciando” la tanto amata linea laterale. Generazioni opposte, accomunate dalla stessa passione: il gol.