La Sella Cento crolla a Pesaro e si sveglia dal sogno
Tre vittorie nelle ultime quattro gare ma contro una Vuelle in crisi la Sella subisce una sconfitta netta
Pesaro Non riesce ad una Sella rimaneggiata lo sgambetto alla Vuelle Pesaro che comanda dall’inizio alla fine, si porta a casa la vittoria meritatamente e raggiunge Cento in classifica. Di fronte una squadra “malata” ma dal grande potenziale e una ridotta all’osso. È senz’altro il momento peggiore per giocare alla Vitrifrigo Arena contro una Vuelle in crisi marcia, alla disperata ricerca di una vittoria e della sua identità in un ambiente che freme, vive di basket, fischia la squadra alla presentazione e che non si dà pace per quello che sta succedendo. Questo il clima iniziale: battere Cento è praticamente un obbligo per non cadere in depressione e rispondere con i fatti al poco velato messaggio della società di qualche giorno fa. La Sella prova ad intromettersi giocando la sua partita, con poco da perdere ma anche con assenze pesanti: dal capitano ed ex di giornata Delfino premiato prima della partita, al playmaker titolare Berdini. E con molta difficoltà in attacco, poco fluido nel giro palla e limitato al solito Davis e al sorprendente Tanfoglio di gran lunga nota lieta di giornata.
Rabbiosa la partenza della Vuelle con gli Usa, soprattutto King, molto coinvolti: 8-3 dopo 3’ e Tanfoglio già a segno dalla lunga senza paura. Pesaro sfrutta tutta la sua fisicità, ci mette una pezza Davis con un paio di canestri ormai tipici, pregevoli, ma è solo; più difesa che attacco, percentuali basse e diversi errori, ma Sella ancora a contatto pur faticando davvero tanto in attacco contro una squadra fisica e profonda. La Vuelle non è serena, due contropiedi identici di Lombardi senza esito con la palla che esce, una violazione di passi banalissima di Parrillo ne sono la conferma; ma la Sella non fa meglio. Non segna più e la Vuelle scappa; un parziale consistente propiziato da Bucarelli, preciso da tre punti, e dalla solidità difensiva dei lunghi; 5’ senza canestri per la Sella, 25-12 al 14’. A suonare la carica è sempre il più giovane, un Tanfoglio da applausi che non ha paura di tirare da lontano. Alle fine saranno cinque le sue triple. Con le rotazioni risicate Di Paolantonio alterna la uomo alla zona per far respirare i reduci, che affondano con la terza tripla di serata del sempre più sorprendente Tanfoglio, 28-22 al 17’. A castigare nel finale di tempo è soprattutto Imbrò dalla distanza, 37-24 al 19’, ma nonostante una partita giocata così così in attacco, lo svantaggio al riposo lungo è ancora sotto la doppia cifra.
La scoppola che di fatto chiude la contesa arriva al ritorno sul parquet; la Sella difende male sul pick and roll, Pesaro si risveglia dal torpore di un avvio di stagione negativo e stavolta se ne va per davvero. In attacco arriva qualche fiammata di Henderson, fino a quel punto impalpabile. Segna il suo primo canestro al 23’. Ma poco altro e gli 11 punti segnati in 10’ lo confermano; 52-32 e partita ormai indirizzata. Schiacciano Lombardi e Zanotti. A tutto c’è un limite. È ancora presto per la resa; la zona, Davis versione caterpillar nell’uno contro uno e Tanfoglio ridanno un filo di speranza; 59-47 al 34’. Ma le energie sono ormai ridotte. Di Paolantonio non rinuncia a provare difese allungate e adattate, ma a chiuderla definitivamente è King. 78-60 e tanti saluti. Non una bella Sella contro una Vuelle cresciuta minuto dopo minuto. Una squadra che avrà pure i suoi problemi ma anche invidiabile qualità. In casa Cento urge recuperare tutti gli effettivi, il prima possibile. L’impressione è che il tour de force delle ultime due settimane abbia provato un po’ tutti. A Pesaro la sconfitta è stata netta. Ora rialzarsi e ripartire.