Spal verso dicembre tra certezze e dubbi
L’ultimo mese dell’anno porta a fine girone d’andata e poi alla sosta: quattro partite, tre in trasferta, da affrontare all’erta
Ferrara A saperli leggere, con un occhio anche fra campo e spalti, talvolta i numeri offrono preziose indicazioni, spunti di riflessione, indizi, che possono essere di conforto o mettere la pulce nell’orecchio e destare l’attenzione. Abbiamo detto, nei giorni scorsi, del ritrovato feeling tra Spal e tifo, delle tre vittorie che hanno rilassato i nervi tesi a tutte le componenti del mondo biancazzurro. Vediamo di dare sostanza numerica alla questione, con l’obiettivo di riuscire a guardare nell’immediato futuro che attende Antenucci e compagni.
In 16 partite, esattamente metà in casa e metà in trasferta, la squadra di mister Dossena ha raccolto 20 punti, 11 al “Mazza” (3 vinte, 2 pari, 3 perse; 10 gol fatti e 11 subiti) e 9 fuori (3 vinte e 5 perse, nessun pareggio; 10 gol fatti e 16 subiti), ma è anche (o forse soprattutto) il percorso che conta. Prima del “triplete” con Pineto, Legnago e Torres in questa stagione complicata non era mai stata registrata una striscia positiva siffatta, al massimo le due vittorie consecutive a Sestri Levante e con il Carpi. Ma, ecco l’occhio al campo, già dalla prestazione con i modenesi in molti si accorsero che c’era ben poco di chi stare allegri. Ora, invece, i risultati appaiono frutto di un percorso di crescita collettivo, magari esaltato da qualche singolo, dall’exploit inatteso, come la doppietta (seconda in carriera) di Mignanelli, il gol-vittoria di Awua a Rimini, l’ultimo di Büchel con la Torres. Al di là dei singoli episodi, però, si fa notare il tris di attaccanti, guidato da capitan Antenucci con 5 reti, seguito a ruota da Rao con 4, poi Karlsson con 2 (e tante, tantissime assenze per infortunio).
Queste le basi da cui ripartire, con il trittico che porterà al termine del girone d’andata, ovvero le quattro gare che condurranno alla sosta natalizia. Ecco scattare l’allarme: tre sono in trasferta – nell’ordine a Pontedera (aperta ieri la prevendita per il match di lunedì 2 dicembre alle 20.30), Gubbio e Ascoli – e una sola a Ferrara, con la Vis Pesaro, per altro la più quotata del quartetto. Il tutto unito a una situazione infermeria in via di definizione, con qualche pedina che, man mano, potrebbe tornare a disposizione. Mister Dossena è atteso da mille compiti: allenare, studiare la situazione interna, osservare di volta in volta l’avversario di turno, per poi passa all’alchimia e dosare sapientemente uomini a disposizione e “quasi”, reinserendo con sapienza senza rischiare ricadute, aggiungendo pizzichi di psicologia, sebbene le recenti vittorie, da questo punto di vista, gli abbiamo dato una bella mano.
Si dirà, basta tener botta per questo mese di dicembre, poi si aprirà il mercato di riparazione. Beh, al momento non risulta ci siano risorse per poter affrontare una campagna acquisti, anzi, c’è da sperare con non venga ceduto chi potrebbe avere mercato per essersi messo in bella evidenza, o a meno che non torni d’attualità quell’operazione Zilli che mancò di andare in porto solo per una questione burocratica, ma che era già stata definita con il Cosenza. Di questo, comunque, se ne riparlerà con l’anno nuovo.