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Spal, Bruscagin non guarda indietro. A Pontedera torna dopo l’incubo

Alessio Duatti
Spal, Bruscagin non guarda indietro. A Pontedera torna dopo l’incubo

Lì giocò l’ultima gara con la Spal prima dello stop per i guai di salute. Ora è un calciatore in fiducia che si è ripreso la maglia in un nuovo ruolo

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Ferrara Sono passati circa otto mesi dall’ultimo Pontedera-Spal, terminato 2-1 per i toscani. Quel 16 marzo 2024 riporta ai 90 minuti giocati al “Mannucci” da Matteo Bruscagin. Furono gli ultimi, prima di scoprire che da lì a poco si sarebbe dovuto operare per risolvere un problema di salute davvero delicato. Una decina di giorni dopo la gara vissuta in Toscana la Spal aveva infatti comunicato l’intervento di orchiectomia destra per una neoplasia a cui si era sottoposto il difensore classe 1989.

Che tra circa 48 ore tornerà a calcare il terreno dell’impianto di Pontedera proprio nella specifica giornata che la Serie C Now ha scelto di dedicare alla prevenzione dei tumori maschili: un’occasione preziosa per accendere i riflettori su un tema di fondamentale importanza per la salute pubblica.

La nuova campagna di sensibilizzazione proposta dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt), che ha come testimonial d’eccezione Pierluigi Collina, vedrà un simbolico gesto all’ingresso in campo delle squadre con l’arbitro che consegnerà ai capitani delle due squadre un cartellino blu da esibire ai presenti.

Il momento non sarà di certo banale per Bruscagin, che al termine della scorsa stagione, dopo le ultime 6 partite forzatamente saltate nel primo momento della guarigione, proprio sulle pagine de La Nuova aveva raccontato con commozione il non semplice periodo vissuto, rimarcando l’importanza degli affetti famigliari (ma non solo) e la capacità dei professionisti sanitari che si sono presi cura (anche) della sua situazione. Passato lo spavento, Bruscagin ha scelto di andare avanti con determinazione, percorrendo tappa dopo tappa ogni singolo giorno utile per rimettersi in forma e ripartire seguendo ogni protocollo o indicazione cautelativa del caso.

Il riassaggio dei campi del “G. B. Fabbri” durante la fase del ritiro estivo è stata una nuova ripartenza, accolta con tutta la passione e la voglia di un ragazzo che conosce i veri valori della vita e al tempo stesso ama follemente il calcio, inteso prima come disciplina e poi come lavoro. Al momento le sue presenze in maglia Spal sono arrivate a quota 36 (12 in questo girone d’andata con 860 minuti giocati). La sua duttilità difensiva gli “ha regalato” anche un paio di partite iniziali da terzino. Può anche giocare come centrale nei due di mezzo, ma la zona migliore di conforto parrebbe ormai esser in maniera definitiva quella di braccetto destro in una difesa a 5. Ci sono stati due passaggi a vuoto non proprio felici nelle ultime gare (l’ingresso con la Pianese e il doppio giallo di Terni che gli ha fatto saltare il Pineto). Ma come un po’ tutti i suoi compagni è stato un Bruscagin da voti alti, nei 180 minuti (privi di reti al passivo) vissuti contro Legnago e Torres. Ora ecco palesarsi la trasferta di Pontedera, dentro un contesto simbolico che non può passare inosservato.