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Spal, l’Avvento è un cammino di opportunità

Alessio Duatti
Spal, l’Avvento è un cammino di opportunità

Ecco il dicembre biancazzurro e i regali da portare sotto l’albero di Natale

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Ferrara È andato in archivio da pochissime ore novembre, mese che ha ridato vita e speranza al pianeta Spal. Oggi si apre il dicembre di un 2024 che sarà in ogni caso da dimenticare. Tuttavia, proseguire la navigazione sospinti dal nuovo vento biancazzurro anche nelle ultime quattro tappe dell’anno sarebbe un bel viaggiare. La speranza è approcciare questo già frizzantino “Christmas Time” nel migliore dei modi, conquistando qualche punto da mettere sotto l’albero di Natale. Facciamoci accompagnare dal rito del calendario dell’Avvento spallino per vedere come, quando e con chi incartare i doni.

Il classico numero del portiere, ruolo discusso anche in questa stagione. La titolarità iniziale è stata persa da Riccardo Melgrati, con il passare di giornate segnate da prestazioni non proprio convincenti, in favore di Cesare Galeotti. Il giovane estremo ha ritrovato la maglia da titolare in Spal-Pineto e se la sta tenendo bella stretta. Buone e sicure le sue recenti prestazioni, pur con qualche sbavatura, che, però, non ha determinato passi falsi clamorosi con annessa perdita di punti salvifici.

È quasi già domani nel calendario di dicembre, perché è quasi già Pontendera-Spal. Sfida che i biancazzurri andranno a giocare sul campo di una delle squadre meno in forma del torneo, e dovranno approfittarne, ma occhio al fattore “Mannucci”, terreno di gioco che spesso è costato caro agli estensi nelle partite contro i granata.

3 Quel fastidioso segno con il segno meno davanti all’acronimo S.P.A.L. nella classifica di questo girone B. La famosa penalizzazione, scontata oggi per le inadempienze societarie riscontrate nei primi mesi del 2024, resterà per sempre una brutta macchia nella storia del club gestito da Joe Tacopina, sperando che non diventi la palla al piede che frena i biancazzurri nella risalita verso la zona playoff.

4 In questo girone d’andata la Spal ha subito due orrendi poker esterni, che hanno accentuato i già precari numeri dei gol al passivo (ben 27). Sono state infatti 4 le reti con cui è tornata a casa dalle trasferte di Campobasso (senza combattere) e Terni (reggendo per un tempo e mezzo). Figure del genere la Spal non può permettersele più.

5 Sono i timbri, fin qui, di capitan Mirco Antenucci in questa prima parte di stagione. Capocannoniere della squadra, leader indiscusso dello spogliatoio, simbolo, anima e rappresentante di un popolo intero. La Ferrara spallina lo ama e lo continuerà ad amare anche quando terminerà la stagione corrente, l’ultima del Lupo di Roccavivara sui campi di calcio. E di ululati, da qui al termine, se ne aspettano ancora parecchi. Immenso, oggi e per sempre di biancazzurro vestito.

6 Come le vittorie ottenute fin qui dai ragazzi di mister Dossena. Sestri Levante, Rimini, Legnago in trasferta, Carpi, Pineto e Torres in casa. L’auspicio è di aggiornare già tra qualche ora il cammino da tre punti.

7 La data di sabato prossimo, quando al “Mazza” arriverà quella Vis Pesaro di Roberto Stellone che sta sorprendendo un po’ tutta la concorrenza per il cammino registrato fin qui. Lo scorso anno a Ferrara la Spal aveva vinto 1-0 alla prima di campionato, per poi impattare 1-1 a Pesaro nel giorno dell’Epifania: sarebbe gran cosa il bis.

8 È il numero delle tante, troppe, sconfitte patite dagli estensi dall’inizio del campionato. Peggio hanno fatto solo il Pontedera e il fanalino di coda Legnago. Ma è un dato che deve far riflettere, per evitare di ricascarci, anche in questa volenterosa fase di ripresa collettiva.

9 Girone d’andata da montagne russe, per Ottar Magnus Karlsson. La punta central arrivata la scorsa estate dal Venezia (ex Vis Pesaro) ha segnato solo due reti in campionato (più una nella giornata dell’eliminazione dalla Coppa Italia di C), facendo la spola tra campo e infermeria per un guaio al polpaccio (zona delicata) che si è riproposto più volte. Se la salute tornerà definitivamente a sostenerlo, ci sarà speranza di vedere altri gol.

10 Il numero “della classe”. Fuori discussione che sia nei piedi e nel pensare calcio di Igor Radrezza, proprietario della casacca più ambita e, al contempo, impegnativa da portare sulle spalle. Ma l’ex Padova, mettendoci comunque sempre il massimo dell’impegno, ha “ciccato” più di un appuntamento, tant’è che in diverse circostanze nel ruolo è stato rispolverato il buon Marcel Büchel, inizialmente fuori dal progetto, ma portatore di esperienza e fisicità. Anche alla vigilia del match di domani è aperto il ballottaggio.

11 Con gli uomini contati... ma vittoriosa. Il cuore, l’organizzazione, lo spirito e le rinnovate intenzioni stanno facendo sì che la Spal possa sopperire alla pesante emergenza venutasi a creare tra infortuni e squalifiche. Con Pineto, Legnago e Torres, mister Dossena ha avuto quasi sempre solo 11 giocatori “senior” su cui poter contare, ma ha portato a casa i 9 punti della risalita.

12 È il numero che da anni è inciso sui seggiolini della Curva Ovest, il grande dodicesimo uomo che mai fa mancare la sua passione verso la Spal e tutto ciò che essa rappresenta per Ferrara e per il suo popolo. Nelle gioie e nelle difficoltà, tra esultanze e arrabbiature, il feudo bollente del tifo biancazzurro è sempre là, al suo posto. In trasferta e in città, con la Spal nel cuore.

13 L’ha raddoppiato, Alessandro Bassoli, passato proprio quest’anno al 26 come numero di maglia. Dopo aver trascorso l’estate con la valigia in una mano e il borsone da allenamento nell’altra, teoricamente lontano dalle prime scelte dell’annata, dopo la scelta di tenerlo all’ombra del Castello Estense, è riuscito a ritagliarsi il giusto spazio in squadra con una serie di prestazioni che meritano menzioni e applausi.

14 Quando arriverà questo giorno di dicembre, vorrà dire che mancherà solo un mese al compleanno numero 18 di Oumar Conté, il ragazzo classe 2007 che ha scritto la sua bella storia nella trasferta di Legnago, segnando al debutto tra “i grandi”. Di lui si parla un gran bene, qualcosa si è già intravisto, ma ci vorrà tutto il tempo necessario per una giusta crescita, lontana da pressioni che potrebbero essere controproducenti.

15 Ed ecco arrivare, a metà mese, la sfida esterna contro il Gubbio (slot domenicale alle 17.30). Circa il medesimo periodo dello scorso anno, quando contro gli eugubini era finita con uno scialbo 0-0, fatto di sofferenze e poche luci. Sarà una contesa ricca d’insidie anche a questa tornata, da interpretare al meglio su uno dei campi più ostici dell’intera categoria.

16 Le presenze di Emanuele Rao fino a questo momento. Sempre disponibile, sempre in campo (due volte dalla panchina, nelle gare in trasferta con Milan Futuro e Ternana), i suoi numeri dicono 4 gol e 2 assist. È la vera scintilla offensiva della squadra, che spesso e volentieri si aggrappa al talento del 2006 per osare in fase d’attacco. Uno come lui deve provare ad arrivare in doppia cifra. Il domani è tutto dalla sua parte.

17 Sono i punti che la Spal si trova in classifica (sarebbero 20, se non fosse per il già citato discorso della penalizzazione). Al momento la squadra si trova fuori dalla zona playout, ma distantissima dal primato e dalle posizioni nobili che rappresentavano l’obiettivo in griglia di partenza. Doveroso, quantomeno, lottare per partecipare al lungo playoff, già mancato lo scorso anno, seppur di un sol punto.

18 Il numero della maggiore età, che molti ragazzi dell’under guidata da mister Massimo Pedriali raggiungeranno in quest’annata sportiva, caratterizzata da piacevoli soddisfazioni nel campionato Primavera 2. Il percorso di crescita dei singoli procede con una stagione ancora tutta da vivere e con le recenti convocazioni nella prima squadra che fanno sempre un certo effetto piacevole per tutto l’ambiente.

19 Quando fa le sue scorribande sulla laterale mancina, è impossibile non riconoscerlo a primissima vista. Mignanelli, treno spallino di sinistra, un altro imprescindibile di questa rosa. Dopo anni di difficoltà nel ruolo, finalmente una certezza. Ora è al top, la doppietta di Legnago è stato il premio, ma è giusto porsi obiettivi ancor più elevati.

20 Ascoli-Spal, di venerdì sera alle 20.30, chiuderà il 2024 calcistico dei biancazzurri e sarà già il primo appuntamento del girone di ritorno. Al “Del Duca” l’incrocio sarà proprio con mister Mimmo Di Carlo, che da qualche settimana (senza grandi risultati) è stato chiamato a risollevare le sorti di un “Picchio” in grave difficoltà.

21 È il numero che aveva scelto Matteo Bachini, altro ex Juve Stabia, per la nuova ’esperienza professionale in maglia Spal. Un’avventura contraddistinta da una sola presenza (nella brutta notte di Perugia) per via di una fastidiosa fascite plantare, che a un certo punto sembrava necessitare anche di un intervento chirurgico. Dicembre, può essere il mese del suo rientro in gruppo: dita incrociate.

22 Marco Meneghetti, praticamente l’unico giocatore della rosa mai utilizzato. Si tratta del terzo portiere, che da anni frequenta l’ambiente e che all’ultima apparizione nel passato campionato ha trovato la gioia dell’esordio (Olbia-Spal).

23 È il numero sulle spalle di Matteo Arena. Di rientro da un lungo e grave infortunio, la soceità aveva deciso di puntare ancora sul difensore centrale, affidandogli anche la fascia di capitano, quando Antenucci era in panchina. Anche quest’anno la sorte non è stata benevola con lui, ma rimane un punto di riferimento difensivo su cui far conto.

24 Ah, il giorno della Vigilia. In attesa del cenone, delle celebrazioni in famiglia del Natale e quindi di consumare l’ultimo cioccolatino incastonato nel calendario dell’Avvento, ecco scattare anche il count down verso l’inizio della sessione di calciomercato invernale. Mancheranno solo 9 giorni all’apertura della finestra dei trasferimenti: periodo in cui Casella e l’intera società dovranno rendere maggiormente competitiva la Spal per vivere un girone di ritorno decisamente migliore. Senza brutte sorprese, ci si augura, perché gli appetiti sui migliori biancazzurri non mancano e la tentazione d’incassare un gruzzolo importante potrebbe essere forte, se non irresistibile, ma non sarebbe questo il modo di trascorrere un buon Natale (auguri a tutti!).