Spal umiliata dal Pontedera: finisce 5-1
La “manita” ricaccia i biancazzurri indietro di un mese che terminano la gara in dieci dopo l’espulsione di El Kaddouri per proteste
Pontedera (PI) Sarà la pressione di confermare le aspettative, il peso di essere favorita contro una squadra che non vince da sei partite, l’ansia di dare seguito alle prime prestazioni veramente positive messe in evidenza. Il “Mannucci” gioca un brutto scherzo alla Spal, impotente di fronte ad un Pontedera riscopertosi devastante. Ed è per questo che mister Dossena va su tutte le furie quando i suoi si ritrovano sotto e non sono in grado di costruire alcunché: deve addirittura intervenire l’arbitro a richiamare l’allenatore degli estensi che in un impeto di rabbia si spinge un po’ troppo fuori l’area tecnica.
Pronti via e il Pontedera deve subito rinunciare al proprio leader: capitan Espeche esce a braccia per infortunio e lascia la guida della difesa al 2002 Pretato, che sarà un predestinato della gara. Emerge nervosismo nella gestione della Spal, non c’è la stessa spensieratezza mentale di una settimana fa contro la “big” Torres. È così che il Pontedera prende campo e dopo solo un quarto d’ora si ritrova avanti. Italeng raccoglie un traversone e nel controllo impedisce a Nador di far sua la palla: il centravanti granata allarga su Ianesi, che dal limite attira su di sé tre uomini. Accorre a contrasto anche Calapai ma così facendo libera spazio a Perretta, il quale viene servito col tacco in sovrapposizione e mette in area dove Pietra in scivolata spinge dentro il pallone facendosi beffe di Bruscagin. Serve un altro brivido, procurato dalla conclusione di Italeng respinta con i piedi da Galeotti, e altri 15 minuti perché la Spal prenda confidenza con il sintetico di Pontedera e si affacci dalle parti di Tantalocchi. I toscani però difendono in 11 uomini e i biancazzurri faticano a trovare uno spiraglio, anzi si espongono al contropiede dei granata.
Fortuna si va negli spogliatoi, dove i biancazzurri hanno il tempo di raccogliere le idee… e invece no e il registro non cambia nella ripresa. Un minuto dopo l’intervallo e Pietra scalda i guanti a Galeotti dopo una disattenzione – fosse l’ultima – degli ospiti. Come se non bastasse riemergono vecchi fantasmi: i calci d’angolo. Mischia in area e Pretato in ribatutta fulmina tutti. Se c’è da eleggere un mvp della gara, quello è sicuramente Italeng, gigante che si divora la difesa spallina ogni volta che può. Anche al 64’, quando strappa palla a Nador sulla trequarti. La sfera arriva a Calapai che se l’allunga verso la propria porta: disimpegno che si trasforma in un assist per Italeng, il quale si ritrova solo davanti al portiere e serve Cerretti che salta Galeotti e spara in rete. Arrivano proteste per il contatto di inizio azione ed El Kaddouri viene espulso. Saltano gli schemi, la Spal si sbilancia e prende l’imbarcata: contropiede con Italeng che libera Ianesi, cucchiaio e Galeotti bevuto. All’86’ D’Orazio si inventa una magia e dal limite trafigge Tantalocchi ma due minuti dopo Ladinetti ristabilisce le distanze bucando la rete. È tornata la vecchia Spal.