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Ferrara, spallini delusi dopo Pontedera: «Risultato che fa davvero male»

Corrado Magnoni
Ferrara, spallini delusi dopo Pontedera: «Risultato che fa davvero male»

Amarezza e sconforto dopo la sconfitta 5-1, ma c’è chi crede ancora nei playoff

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Ferrara All’indomani della pesante sconfitta subita contro il Pontedera, un 5-1 che ha spezzato una striscia di tre vittorie consecutive, la piazza si interroga sul momento delicato della squadra. Tra rabbia, delusione e un pizzico di speranza, i tifosi cercano di metabolizzare questa battuta d’arresto. Un momento di difficoltà dopo buone premesse per Cesare Boroni, fedele sostenitore della squadra, che cerca di guardare oltre la sconfitta: «Non tanto bene, però nelle ultime partite avevamo visto qualche buon risultato. Si spera ancora nei playoff, ci crediamo. L’ultima partita è andata male, ma secondo me sarebbe il momento giusto per dare spazio ai giovani, come Andreoli, classe 2006: potrebbe portare freschezza in campo». Pensiero condiviso anche dal 18enne Francesco Benassi, che non nasconde l’amarezza per la prestazione: «Non è un buon periodo, ma bisogna affrontare ogni partita con la giusta mentalità. La serata di ieri ha fatto male, ma una partita dura 90 minuti e tutto può succedere. Il mio giocatore preferito è Rao, abbiamo la stessa età e credo possa essere una figura importante per il futuro della squadra».

Rabbia e delusione tra i sostenitori più affezionati. Francesca Valeri, storica abbonata, assieme alla sorella non nasconde la sua frustrazione: «Pessima figura. Seguo la squadra in curva da sempre, nella buona e nella cattiva sorte, ma stavolta sono davvero molto arrabbiata. Non è accettabile un risultato del genere». Un altro tifoso, che preferisce restare anonimo, esprime rassegnazione: «Siamo tornati ai livelli negativi di anni fa. Non sembra esserci una via d’uscita chiara ed è preoccupante».

Critiche alla gestione societaria e appelli al cambiamento. Molti puntano il dito sulla dirigenza. Federico è diretto: «So solo i risultati, e quello di ieri è vergognoso. Una partita del genere si commenta da sola. È tutto molto strano, venivamo da anni già difficili e ora la situazione peggiora. La colpa è della presidenza. Speriamo in un cambio al vertice, magari con Moratti».

Più cauto Giacomo Franzé: «Periodo complicato. La sconfitta ci ha fatto male, soprattutto dopo le tre vittorie che ci avevano illuso. Sembrava avessimo ingranato la marcia giusta, ma ci siamo subito fermati. La stagione però è ancora lunga. Quantomeno dobbiamo puntare a una permanenza dignitosa. Credo che si andrà avanti con Dossena». Speranze e sostegno nonostante tutto. Giacomo Pora, consapevole delle difficoltà, si concentra sul potenziale: «La sconfitta è stata pesante, contro una squadra che lotta per uscire da una situazione complicata, proprio come noi. Non siamo fuori dai pericoli, ma abbiamo un gruppo forte che sostiene sempre la squadra. Mi aspetto una risposta dai ragazzi». Anche Stefano Caccavale, tifoso di Bondeno, spera di rialzare presto la testa: «È stato solo un episodio, speriamo di riprenderci». Il calciatore dilettante Tommaso Pittaluga analizza la situazione con un certo equilibrio: «Non ho visto la partita, ma so che è stato un risultato deludente. È un anno in cui dobbiamo tirarci su le maniche. Qualche buon risultato era arrivato, ma l’espulsione ieri ci ha condannati. Sono partite che nascono male fin dall’inizio». Il tifo resiste, nonostante le difficoltà e non mancano voci di sostegno anche da chi non vive il calcio in modo diretto. Una ragazza bolognese dichiara con semplicità: «Non so niente di Spal, ma supporto comunque la squadra». Tuttavia il malumore generale è evidente. «Ci eravamo illusi, ma la realtà è che non siamo riusciti a mantenere un livello costante di prestazioni», affermano i più critici. E ora, tra sogni playoff e paura di un’ulteriore crisi, la squadra è chiamata a reagire per risollevare il morale di una piazza che, pur ferita, non smette di sperare.