Spal, ricorso bocciato: niente soldi per i vecchi diritti tv
Il club di via Copparo contestava la distribuzione delle risorse di Mediapro. Il gruzzolo conteso è relativo agli anni 2018-2021, gli ultimi in serie A
Ferrara Nel cuore della scorsa caotica estate la Spal si era vista respingere il ricorso formale presentato per via della famosa penalizzazione di 3 punti da scontare nella classifica della stagione corrente. Nella parte finale di quest’autunno, invece, c’è un altro rimbalzo da registrare per il club di via Copparo: respinto qualche ora fa dal Coni il ricorso – presentato in compagnia del Crotone – per la questione legata alla distribuzione delle risorse di Mediapro.
La società spallina, così come avevano fatto sia i calabresi che il Parma, si era rivolta al Collegio di Garanzia dello Sport per anteporsi alla Lega nazionale professionisti di serie A, indirizzando la propria tesi d’accusa verso il sistema di redistribuzione dei proventi sui diritti audiovisivi nel triennio 2018-2021, cioè quello nel bel mezzo del periodo biancazzurro vissuto nel massimo campionato. La distribuzione delle risorse di Mediapro, tramite una decisione della Lnpa, era stata infatti assegnata soltanto ai club che avevano poi militato in serie A anche nella stagione 2021/2022, ponendo fuori dalla questione la Spal, retrocessa in B nell’annata 2019/2020 (in piena fase pandemica durante l’estate delle prime porte chiuse negli stadi). Sta di fatto che il club biancazzurro si era rivolto al Collegio di Garanzia per tentare di elidere le precedenti decisione prese dagli altri organi competenti, chiedendo considerazione e quindi il rispettivo calcolo di una somma proporzionata, con annessi interessi, nei confronti di Mediapro, vista la partecipazione della Spal alla serie A nelle stagioni di riferimento rispetto al triennio 2018/2021.
In via Copparo si attendeva con fiducia l’esito del ricorso, con la consapevolezza che una consistente somma di denaro sarebbe potuta rientrare nelle casse del club (il tema dei diritti audiovisivi resta una delle poche “ricchezze” nel calcio italiano). Invece, la Quarta Sezione del Collegio di Garanzia, presieduta da Dante D’Alessio, ha respinto il ricorso iscritto presentato lo scorso 4 ottobre dalla Spal, dichiarandolo inammissibile e disponendo altresì la compensazione delle spese del giudizio.
Cosa può succedere ora rispetto alla questione Mediapro? La Spal, non appena possibile, riunirà tutte le sue componenti interne preposte anzitutto per valutare il dispositivo da poco uscito e in particolare le motivazioni del rigetto. Solo successivamente, quindi, si potrà capire se procedere o meno con la giustizia ordinaria. Nel frattempo bisognerà capire quali potranno essere eventualmente le conseguenze di questo provvedimento, ossia quanto il club di Joe Tacopina facesse affidamento su quelle risorse, tanto più che all’orizzonte ci sono adempimenti a cui far fronte: le scadenze tributarie di lunedì16 si avvicinano.