L’Adamant non resiste e la Virtus Padova ha la meglio all’overtime
Sei giocatori in doppia cifra per Ferrara ma non basta e l’ex Kleb Casella fa male
Ferrara Ci sono voluti 45’ per decretare chi, fra Adamant e Virtus Padova, portasse a casa i due punti, che alla fine sono andati ai padovani, sospinti dall’ex Kleb Casella, Mvp dei suoi, e da Biancotto. Per Ferrara, che ha chiuso con sei giocatori in doppia cifra, tante recriminazioni.
I biancoblù cominciano meglio e trovano in Chessari e soprattutto Tiagande gli assoluti mattatori offensivi di una squadra, quella del coach Benedetto, brava contro la difesa a zona mandata sul parquet dalla Virtus Padova. All’8’ è 18-9, che diventa 26-19 sul finale del primo quarto, anche grazie a Biancotto e Casella, bravi a rispondere colpo su colpo a ogni tentativo di allungo estense. Cinque punti consecutivi dell’ottimo Santiago fanno malissimo, in avvio del secondo quarto, alla difesa ospite: all’11’, l’Adamant tocca il massimo vantaggio, sul +12 (31-19), poi è la Virtus a salire in cattedra, in attacco soprattutto, con Borsetto (35-30 al 16’, controbreak di 4-11 in 5’), Casella (39-36 al 18’) e Biancotto (40-39). Un mancato fallo fischiato a capitan Drigo a ridosso della sirena fa letteralmente imbufalire coach Benedetto, che viene espulso per doppio fallo tecnico.
Chiuso il primo tempo in sofferenza, l’Adamant subisce il break di 0- 9 in avvio della ripresa, firmato Casella e Marchet, che porta sul 40- 48 la Virtus (21’). Al 22’, l’Adamant tocca il -9 (42-51), ma si rialza prontamente, soprattutto sotto i colpi di un ottimo Ballabio. Dal -9 l’Adamant ritorna in parità a quota 51 (25’), poi, grazie a Solaroli, si riporta in testa nel punteggio: 53-51. Adesso la Bondi Arena ribolle di passione, perché vede una squadra gagliarda e tosta. Il match ora vive sui binari dell’equilibrio, la triplissima dell’ex Kleb Casella (che partita!) sulla sirena della terza frazione fissa il 63-61. Il match si decide durante gli ultimi 10’ davvero infuocati, alcune decisioni arbitrali certamente non premiano gli sforzi biancoblù, mentre dall’altra parte Casella è immarcabile: al 32’ è 66-70. Ballabio c’è (70 pari al 34’), Marchini di più: al 36’, sua la tripla che significa 77-74 Adamant, prima del +5 firmato capitan Drigo: 79-74 al 37’. Il finale è da vietare ai deboli di cuore, prima la tripla del 79-77 di Greve, poi l’81-77 firmato Ballabio. Gara chiusa? Neanche per sogno, perché Biancotto riporta sull’81 pari le due squadre, poi Santiago e Greve fissano l’83-83. Marchini sbaglia il cesto del successo e si va all’overtime, cominciato meglio da Padova, con Biancotto e Borsetto (83-88). Drigo non molla, Greve e Casella neanche. Saranno i liberi di Casella, 36 punti alla fine, a consegnare i due punti alla Virtus: 92-97. Peccato, perché Ferrara avrebbe certamente potuto portare a casa la vittoria.