Super Benvenuti e buon esordio di Davoe ma la Sella perde contro Avellino
Nel finale sono decisivi gli ex Jurkatamm e Mussini: espugnata la Baltur Arena
Cento Non basta un primo parziale da urlo per fermare Avellino che espugna la Baltur Arena. La Sella è ai minimi termini, senza Delfino i cui tempi di recupero si allungano, senza Sperduto da rivedere a gennaio, e all’ultimo anche senza il giovane Moretti. Piove sul bagnato, la squadra fa quello che può, illude nei primi 10’ creando un bel solco tra sé e l’avversario, in difesa è presente, ma alla lunga non trova più la via del canestro; smette di giocare da squadra, improvvisa soluzioni individuali con poca logica e deve cedere ad Avellino trascinata dall’ex Mussini.
Già la partenza non è incoraggiante, 2-9 al 2’ con Mussini che inizia a mitragliare da lontano. I primi tiri di Devoe non hanno esito, si rifarà più tardi ma poi nel finale sbaglierà troppo; la reazione passa per le mani della vecchia guardia. Benvenuti prende per mano la squadra, alterna soluzioni da sotto a tiri da lontano. La Sella rientra presto, Berdini in regia è lucido, calerà alla distanza sbagliando troppi tiri. Sorpasso e deciso allungo Sella con punteggio alto, 22-14 al 7’. Il parziale si chiude con la tripla di Devoe che inizia così la sua avventura in biancorosso; la serata proseguirà con una stoppata e un paio di entrate fino al ferro nel miglior momento di una Sella che ridotta all’osso sfida l’impossibile; cose utili anche da Tamani, utilissime da Tanfoglio, 32-22 al 13’. Ma da ora le percentuali anon sono più quelle del primo quarto Avellino alza l’intensità, gioca a difesa schierata muovendo la palla sfruttando il centro e Mussini fa il Mussini; una sua tripla vale il sorpasso, 40-41 al 18’. Si cerca Davis, premiato da Lnp prima della partita come miglior straniero del mese di novembre; con un paio di canestri in allontanamento entra definitivamente nella partita ora incertissima e punto a punto.
Al rientro dal riposo lungo l’attacco della Sella si inceppa; e si segna col contagocce. Troppo monotematico con tiri senza ritmo e senza muovere una difesa che fatica poco; Avellino è in fiducia e prepara la fuga con Mussini e Jurkatamm a punire sul pick and roll, 50-57 al 25’. Il canestro si fa sempre più piccolo; Devoe, Davis, Tanfoglio, Alessandrini sbagliano da lontano i tiri che potrebbero riavvicinare la Sella ora in difficoltà. È il momento più difficile, si gioca poco a pallacanestro e le energie iniziano a scarseggiare; solo con il cuore la Sella può sbrogliare una matassa così ingarbugliata, perché adesso si segna pochissimo e il vantaggio degli irpini resta sui due o tre possessi. La zampata che riaccende la fiammella della speranza arriva dal duo Davis-Benvenuti, 61-61 al 35’ e sprint finale lanciato, ma qui ci si inceppa ancora con tori affrettati; più lucida e fredda Avellino nel gestire i palloni decisivi coinvolgendo un po’ tutti e con i due ex Jurkatamm e Mussini decisivi. Sconfitta (68-73) che fa decisamente male e complica ulteriormente le cose ad una Sella ridotta all’osso. Domenica un altro scontro diretto alla Baltur Arena, contro Nardò, da vincere assolutamente.