La Spal si concede un regalino per Natale: ad Ascoli un punto con il gol di Antenucci
Padroni di casa in vantaggio dopo dieci minuti ma il capitano replica. Niente più emozioni nella ripresa
Ascoli Piceno Il 2024 della Spal si chiude con un pareggio sul campo di una delle formazioni più in salute dell’intero girone B, quell’Ascoli da oggi al nono risultato utile. Il punto ottenuto dagli estensi ha quindi un sapore decisamente diverso rispetto a quello di Gubbio, ma il Natale da trascorrere in zona playout è purtroppo realtà. Non è stata di certo la serata ideale per giocare a pallone, quella del “Del Duca”. La fort e pioggia del pomeriggio rende tutt’altro che perfetto il manto erboso e diversi pozzangheroni, in particolare sulla fascia delle due panchine, sono ben visibili sin dal riscaldamento. Momento in cui Mimmo Di Carlo riesce ad avvicinare e ad abbracciare qualche suo ex giocatore. All’ingresso in campo delle due squadre la pioggia e il vento non mancano, ma l’intensità sembra perlomeno un minimo in calo. Insomma, si gioca. Sugli spalti figurano anche un’ottantina di stoici sostenitori giunti da Ferrara: onore e merito a loro, è proprio il caso di dirlo. La Spal è abbigliata con la terza divisa di quest’anno, quella color lilla, mentre l’Ascoli – con il particolare dei calzettoni rossi – ricorda il trentesimo anniversario dalla scomparsa del suo presidentissimo Costantino Rozzi.
La sorpresa di Dossena è il rilancio di El Kaddouri dal primo minuto (sia Büchel che Radrezza si accomodano in panchina), mentre Di Carlo è costretto a rinunciare a due pezzi pregiati come il portiere Livieri e soprattutto bomber Corazza. La Spal passa praticamente subito in svantaggio, ancora una volta su corner, il primo nato da una doppia parata di Galeotti, prima su Marsura e poi su Silipo. Il portiere biancazzurro tocca anche la deviazione di Caccavo, ma nulla può. Il pareggio, però, arriva quasi subito, grazie alla magica torsione aerea e colpo di testa di Antenucci, che infila Raffeaelli. Seguono un paio di prese non sicure da parte dei due estremi difensori, causa pallone scivoloso, e diverse impostazioni non felici della Spal. Che al 35’ viene tenuta a galla dalla voglia di non subire gol di Galeotti e Arena, determinanti su Varone e Caccavo, dopo che una pozzanghera aveva apparecchiato l’occasione ai locali. Si va al riposo con negli occhi una punizione sciupata da Mignanelli e con il solito brivido aereo su piazzato contro.
I primi venti minuti della ripresa scivolano via senza grossi sussulti. La prima mossa di Dossena è Büchel e dietro si passa a 4. Servono i soliti guanti di Galeotti sulla palla pericolosa di Varone che apre la fetta finale del match. Alla quale partecipano anche Boccia e Bidaoui, ma fino al 94’ non succede più nulla di veramente eclatante. Anche perché sugli ultimi corner battuti (a raffica) dall’Ascoli, perlomeno la Spal ha saputo difendersi respingendo gli assalti. La gara termina sul mancino fuori bersaglio di D’Uffizi e il 2024 calcistico dei biancazzurri ora può dirsi concluso.