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Spal-Perugia, le pagelle

Alessio Duatti
Spal-Perugia, le pagelle

Quanti salvataggi di Galeotti e anche D’Orazio si distingue. Che disastro El Kaddouri

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Ferrara Il 2025 della Spal inizia come era partito il 2024: con un 1-1, in rimonta contro il Perugia, una compagine tinta di biancorosso (365 giorni fa a Pesaro contro la Vis). Ed ecco come si sono comportati i giocatori spallini.

6.5 GALEOTTI: Con ogni probabilità gli spetta un lavoro aggiuntivo con i piedi, perché tra rinvii e spazzate sono più i palloni finiti in fallo laterale che quelli messi a disposizione dei compagni. Ma tra i pali e nella gestione dell’area gioca un’altra partita in totale sicurezza, con interventi provvidenziali sia nella prima che nell’ultima parte del match. Incolpevole sul missile ravvicinato scaglia da Di Maggio per il momentaneo vantaggio perugino, ancora una volta chiude la saracinesca.

6 CALAPAI: Lisi non gli crea particolari problemi, ma non trasmette costante sicurezza in fase difensiva. Fa meglio quando porta su il pallone. Forse uno dei migliori in termini di tenuta aerobica.

5.5 ARENA: Il duello con Montevago è di quelli pesanti e tosti. Una gara di sportellate con la punta avversaria: a volte le prende, a volte le dà, ma qualche imbucata di troppo la subisce. Lascia lì una brutta palla in uscita, facendo rischiare grosso i suoi.

5.5 BASSOLI: Della linea difensiva è quello che soffre maggiormente la disposizione a quattro, ma prova a cavarsela con un posizionamento che è andato migliorando con il passare dei minuti. Parecchi scarabocchi col pallone tra i piedi e non solo nella prima impostazione.

6 MIGNANELLI: Duello “uno contro uno” anche per lui contro il dirimpettaio di turno. Finisce stremato, dopo aver sgasato un bel po’ nella seconda parte della contesa. Da una sua scodellata nasce il gol dell’1-1. Comunque, una garanzia d’applicazione.

6.5 D’ORAZIO: Anche il buon Ludovico garantisce impegno. Prima mezz’ala – e tra i centrocampisti è stato il migliore –, poi come seconda punta, più che altro con compiti di pressione sui portatori avversari a squadra più schiacciata. Fa quel che gli viene chiesto e risulta utile.

n.g. CECCHINATO: Altro giro e altro esordio per un giovane di casa Spal, che dimostra subito di non aver paura. Nei pochi minuti a disposizione va due volte in contrasto, con una chiusura importante.

4.5 EL KADDOURI: Ancora una volta lascia la squadra in inferiorità numerica commettendo un’ingenuità – severità eccessiva o no dell’arbitro – che un giocatore come lui non può permettersi. Era partito con uno smarcamento di rilievo, con qualche contrasto vinto, ma pure con diversi palloni non messi in cassaforte. Salterà la Lucchese.

6 ZAMMARINI: A ritmo alternato. È lui il più vicino al “luogo del delitto”, ma non sembra avere una colpa specifica dopo la scalata generale saltata dalla squadra. Non se la cava male, ma tecnicamente uno come lui deve far molto meglio.

5 BIDAOUI: Fumoso, impreciso e poco a suo agio sulla corsia di destra. Prende un giallo che ne indirizza la sostituzione. Occasione sprecata, perché pur con una buona base di voglia non riesce a combinare un granché.

5.5 NADOR: Stavolta inserito come centrocampista per sopperire all’inferiorità numerica, ma fisico e centimetri a volte non bastano. Un po’ troppo passivo quando puntato dagli avversari, non riesce a mettere pezze come solito, ma non combina nemmeno guai.

6.5 ANTENUCCI: Un “bacino” al Perugia ed ecco Mirco toccare quota 7 reti in campionato. Non una partita semplice la sua, spesso spalle alla porta e priva di un dialogo pulito con i compagni. Ma al momento del bisogno, la giocata sotto la Ovest che vale qualcosa più del semplice punto per la classifica.

5 RAO: Altro passaggio a vuoto del giovane spallino. Tra i primi a provarci con una conclusione dalla distanza, ma anche uno dei primi a calare nelle difficoltà della gara. Giocatore importante, va ritrovato.

6 HAOUDI: Si poteva pensare a un ingresso utile solo per mettere minuti nelle gambe, ma la sua prima in maglia Spal è contraddistinta anche da una discreta dose di qualità. Può solo crescere, intanto bel biglietto da visita.

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