La Nuova Ferrara

Sport

Serie C

Spal, gioie e delusioni: promossi e bocciati

Alessio Duatti
Spal, gioie e delusioni: promossi e bocciati

Col Perugia bene la reazione e l’esordio di Haoudi ma le prestazioni di El Kaddouri e Bidaoui sono state ancora sottotono e Rao spento

3 MINUTI DI LETTURA





Ferrara È una Spal formato inverno che avanza a piccoli passi, ma che avrebbe sempre più la necessità di sgasare, per non rimanere impantanata nella zona playout. Il rischio si fa sempre più serio ed è testimoniato dal “mini-gap” presentato dalla classifica stessa. Insomma, le prossime quattro sfide – scontri diretti e abbordabili – incastonate nei discorsi di mercato saranno passaggi imprescindibili per togliersi dall’umido nebbione percepito nelle ossa di ciascun cuore biancazzurro.

La prossima tappa è già cosa di questa settimana, perché si giocherà venerdì (20.30) al “Porta Elisa” di Lucca, poi seguiranno il Sestri Levante al “Mazza” (sabato 18 alle 15), la trasferta a Carpi (sabato 25 ancora alle 15) e l’inedito casalingo con i giovani del Milan Futuro (terzo sabato di fila, l’1 febbraio, e di nuovo con lo stesso orario d’inizio). Bisognerà conquistare l’intera posta in palio con le tre attualmente alle spalle in classifica, il minimo sindacale è fare risultato e che sia pieno nelle partite casalinghe. Insomma, un totale di 12 punti in palio, portarne a casa meno di 8 sarebbe un pericolosissimo fallimento.

Il successo manca alla squadra di mister Andrea Dossena addirittura dal 23 novembre scorso (1-0 alla Torres) e, tra l’altro, nel medesimo turno di campionato era arrivato anche l’ultimo successo di una Lucchese in grave stato di crisi. In tempi di magra, però, una cosuccia va tenuta stretta. Perché quando non si può o non si ha la capacità di vincere, già non perdere può essere una buona cosa. Ovvio, non si può andare avanti a brodini o a passaggi di mezza fiducia incamerata, ma l’aver recuperato due partite come quelle contro Ascoli e Perugia non può non esser sottolineato come un fattore positivo. Diverso il discorso per il punto di Gubbio.

A quanto pare la Spal di Dossena avrebbe imparato a pareggiare. I 3 segni “ics” fatti registrare tra fine 2024 e inizio 2025 hanno portato la statistica biancazzurra a 5 pari sulle 21 gare giocate fin qui. In precedenza, infatti, la formazione estense era stata la meno capace di portare a casa singoli tasselli qua e là. Erano appunto arrivati solo il pari dell’esordio stagionale al “Mazza” sempre contro l’Ascoli e la beffona interna patita dalla Pianese in un turno infrasettimanale tutt’altro che entusiasmante. Piccoli passi in avanti, insomma, ma, come detto, ora serve il vero cambio di ritmo.

Il mercato, unito al lavoro quotidiano, e al perfezionamento del “nuovo” 4-3-3 quantomeno spavaldo e propositivo, dovranno generare quel qualcosa in più per la causa. Ci ha provato sin da subito Haoudi, il cui esordio non è servito soltanto come allenamento personale volto al ritrovamento della miglior condizione, ma ci sono stati lampi di qualità ben accolti dagli occhi dei presenti. Difficile dire se l’ex Frosinone sarà pronto per giocare titolare a Lucca (la città in cui è nato), la sensazione è che ci voglia ancora un po’ di pazienza, ma senza farsi illusioni, il primo riscontro è stato confortante. Deludenti, invece, sono stati i minuti giocati da El Kaddouri e Bidaoui. Il primo non era partito nemmeno male, ma poi ha rovinato tutto con una sciocchezza che gli costerà anche la trasferta toscana. “Bida”, invece, continua a risultare troppo fumoso anche quando ci mette impegno. Sul fronte offensivo, in un periodo in cui anche Rao non riesce ad avere la meglio sulle difese avversarie, la certezza rimane sempre quel signore di 40 anni con le ultime 8 partite giocate senza mai tirare il fiato e la quota di 7 gol stagionali toccata sotto la sua Curva. Mirco Antenucci, un gigante.