L'Adamant Ferrara spazza via il Petrarca Padova
Davanti a Farabello i biancoblù non tremano: Guerriero battuto 88-66 e play-in Gold conquistati con quattro giornate d’anticipo
Ferrara Ventidue giorni dopo l’amaro calice (infelice ko all’ultimo secondo contro Pordenone), l’Adamant torna alla Bondi Arena e fa pace col mondo. Svernicia (88-66) in allegria il Guerriero Padova (assai meno combattivo di quanto suggerirebbe la denominazione sociale) e mette già un timbro sulla stagione: i due punti di questa sera, sommati ai due esterni messi in classifica domenica 5 ad Oderzo, sanciscono con quattro giornate d’anticipo il matematico accesso ai play-in Gold. Ovvero la seguente fase sempre a dodici formazioni (sei per Division) che manderà successivamente otto team ai playoff. A gennaio il primo – parziale – traguardo è stato tagliato. Il resto sono dettagli: secondo posto a due lunghezze e Monfalcone che rimane solido in testa dopo aver vinto il big match (61-60) contro Pordenone. Per l’Adamant saranno fondamentali i faccia a faccia con Monfalcone (26 gennaio) e l’ultima a Jesolo (2 febbraio), perché nei play-in ci si porta in dote i risultati dei confronti diretti. Ferrara è 0-2 con Pordenone e sotto 0-1 con Jesolo. È pari con la Virtus Padova, avanti 2-0 con Valsugana e ha piegato 71-69 Monfalcone. Come dire che la situazione è discreta ma deve migliorare. In ottica lunga stagione, il mercato potrebbe riaprire le porte: oggi in tribuna al “palace” c’era Giulio Casagrande, guardia-ala in possibile uscita da Gorizia. C’è da sostituire il lungodegente Turini.
Intanto, al cospetto del solito abbondante e caloroso pubblico, l’Adamant va leggera contro i patavini. Primo strappo dopo 4’ con le triple di Santiago e Solaroli. Padova sostanzialmente attacca sempre e quasi solo per il tiro da tre: finché Coppo è “on fire” il punteggio è da equilibrio 14-14. Di sole triple, ad ogni modo, non si confeziona un basket vincente. Ferrara gioca una pallacanestro più armonica: palla dentro, palla fuori. Al 10’ Adamant avanti 26-16 (7 punti Yarbanga, 11 Solaroli). L’allungo che – di fatto – indirizza del tutto ed anticipatamente il match è firmato da Marchini: tre triple “en passant”, in scioltezza, e biancazzurri a condurre 41-20 (14’). All’intervallo 50-31 con Padova col 43% da tre (Ferrara ha un 54% e sette rimbalzi in più: 19 a 12). Alla ripresa estensi sempre in vantaggio con doppia cifra, Padova cala ancora: 40% da tre. Coach Benedetto non molla la presa, incita l’Adamant che difende con maggiore intensità. E per mettere pressione sul perimetro ecco il “format” con tre piccoli: Chessari, Santiago (poi Marchini) e Dioli. La palla viaggia: 69-53 al 30’. Ancora l’assetto con tre piccoli (Ballabio, Dioli e Marchini), più l’energia di Tio e Yarbanga. La storia è solo un lungo epilogo: +24 al 39’(88-64) e 88-66 alla fine. Quattro giocatori in doppia cifra, una consistenza tecnico-agonistica apprezzabile. Il viaggio sta decisamente entrando nel vivo.