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Dossena dopo Carpi-Spal: "Passivi fino al gol ma poi la manovra non è stata fluida"

Dossena dopo Carpi-Spal: "Passivi fino al gol ma poi la manovra non è stata fluida"<br type="_moz" />

Dalla sala stampa del "Cabassi" anche capitan Antenucci: "Quello che stiamo dando non basta"

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Carpi (MO) Una squadra «passiva nei primi venti minuti finché non ha preso gol», questa è stata la Spal del “Cabassi” secondo mister Dossena. Arrivata la rete di Contiliano, «abbiamo alzato un po’ i giri ma la manovra non è stata fluida e ci siamo complicati la vita da soli». E in una situazione così «siamo stati addirittura bravi a concedere poche occasioni all’ultimo minuto per il contropiede avversario – spiega l’allenatore biancazzurro –. Ma non è stata una partita dove abbiamo espresso il nostro miglior calcio». Le mosse tattiche di Andrea Dossena non sono servite per arginare il Carpi – tra queste Awua «di contenimento perché il loro gioco si sviluppa sempre per vie centrali» – e nei minuti finali gli estensi hanno perso il lume: «Il Carpi ha fatto il suo gioco di far passare il tempo e noi ci siamo innervositi, così abbiamo anche perso energie» afferma il tecnico. Tanto che Haoudi si è fatto espellere dopo il triplice fischio per proteste. Non resta dunque che ricorrere al calciomercato, nel tentativo di trovare qualche sollievo dai potenziali innesti: «Stiamo lavorando su diversi profili – conferma Dossena – e nella partita di domenica spero già di avere qualche tessera in più per la squadra».

Il capitano «Non è una situazione semplice – conferma Mirco Antenucci –: oggi si è passato in svantaggio e quando succede devi fare ancora di più. Ci abbiamo provato ma quello che stiamo dando non basta: la Spal merita di più, così come la città e anche noi». Nell’analisi generale il capitano ammette che «abbiamo preso troppi gol e non è questione di difesa ma di solidità di squadra. È un aspetto che si deve migliorare, così come gioco e determinazione: non mancano ma evidentemente non bastano». Un passaggio anche sulla petizione lanciata dalla Nuova Ferrara perché Antenucci non si ritiri: «Mi ha fatto piacere, la stima reciproca con la città va avanti da tempo e sarà sempre così. Sono concentrato sul presente».