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Verso Spal-Milan Futuro, va inventato il terzino sinistro

Alessio Duatti
Verso Spal-Milan Futuro, va inventato il terzino sinistro

Con Mignanelli squalificato, mister Dossena annuncia l’intenzione di lanciare Ntenda ma ci sarebbero anche altre opzioni

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Ferrara Pensando alla mossa giusta da fare in vista dell’appello finale. Andrea Dossena, per far punti contro Milan Futuro e rimanere quindi in sella alla panchina biancazzurra, non solo dovrà sciogliere un paio di dubbi legati al suo centrocampo. Il tecnico lodigiano è in particolar modo chiamato a tamponare la pesante assenza dello squalificato Mignanelli. Un’assoluta prima volta - da non sbagliare, tra le varie - da quando l’ex terzino sinistro della Juve Stabia è arrivato alla corte estense. Sì, perché escludendo le prime due uscite stagionali contro Ascoli (90 minuti per Tripaldelli prima di salutare) e Perugia (Bassoli adattato nel ruolo, prima dell’ingresso del neo arrivato Ntenda), Mignanelli è sempre stato presente nel giocare tutti i minuti a disposizione prima del doppio giallo del “Cabasssi”.

Cosa farà quindi l’allenatore biancazzurro? Verrebbe spontaneo e naturale pensare all’impiego di Jean-Claude Ntenda, nonostante il classe 2002 sia risultato fin qui un reale oggetto del mistero, verosimilmente non considerato all’altezza di alternarsi con lo stesso Mignanelli nemmeno quando questo era in nettissimo, debito d’ossigeno. Ntenda, oltre all’ingresso sopracitato contro il Perugia, ha fatto registrare due piccolissimi scampoli di gara sempre a inizio anno (Lucchese e Sestri) e il più consistente ingresso con l’Entella ma non da terzino sinistro, ecco. In tutto ciò, poco c’entra l’infortunio muscolare di metà-fine novembre che l’ha tenuto fuori anche da alcune convocazioni. «Ntenda - commentava Dossena post match di Carpi - si allena regolarmente da dicembre, in lui ho visto dei miglioramenti e probabilmente sarà chiamato in causa al posto di Mignanelli. Sarà poi il campo a dire se sarà all’altezza, anche perché praticamente non abbiamo ancora visto».

Insomma, pare esser questa la linea prioritaria, rispetto alle altre alternative in possesso del tecnico. Ovvero dirottare Bruscagin - finito un po’ fuori dai radar - in un ruolo già interpretato in carriera o adattare ancora Bassoli in stile “Curi” a Perugia quando, seppur in odore di cessione, venne dirottato sulla fascia. Tuttavia il dirimpettaio di turno sarà quell’Ettore Quirini (2003) che con la sua velocità ha già fatto vedere i sorci verdi a mezza Spal nelle due gare quando indossava il rossonero della Lucchese, prima di direzionarsi verso la giovane tana del Diavolo. Bruscagin e Bassoli potrebbero quindi pagare dazio in fase di ritmo, mentre Ntenda sembrerebbe avere quantomeno una dose maggiore di corsa. Di questo, stiamo parlando. Né di posizionamenti, di tecnica o di movimenti. In tal caso, sarà importante il ruolo di supporto dell’intera coppia difensiva e in particolar modo di chi giocherà sul centrosinistra. Senza scordare il supporto della mezz’ala e i doverosi rientri di Rao.