I colpi della Spal, Molina si ispira a Batistuta e Nina ci mette “cazzimma”
Presentato il duo ex Vis Pesaro: l'attaccante ha già fatto il suo esordio, mentre il centrocampista deve ancora debuttare
Ferrara Doppia presentazione oggi, 6 febbraio, in via Copparo per conoscere due nuovi volti in casa spallina: Juan Iniacio Molina e Christian Nina. Biografie, caratteristiche e obiettivi per far risalire la china ai biancazzurri.
L’argentino Un altro argentino si è da poco iscritto nella gloriosa storia spallina. Si tratta di Juan Iniacio Molina, giunto dalla Vis Pesaro (prestito con diritto di riscatto) e già impiegato nella partita di sabato scorso contro i giovani di Milan Futuro. Classe 1997, e oggi con indosso la casacca numero 25 della Spal, Molina evidenzia la sua caratteristica base richiamando le origini “albicelesti”. «Sono un lottatore – dice –, quando nasci dove sono nato io non può che essere così, perché questo è quello che ti mettono in testa sin da piccolo. È un onore sapere che un argentino (Oscar Massei; ndr) sia stato molto importante per la storia della Spal, so che lo scorso anno qui c’è stato Nahuel Valentini, mentre ora ci sono io. Sono un attaccante aggressivo, lotto e lavoro per la squadra, anche a discapito delle mie energie fisiche». Il nuovo elemento offensivo dei biancazzurri, prima di transitare da Pesaro verso Ferrara, si era fatto una più che discreta gavetta facendosi notare nelle serie minori: «Mi sento un ragazzo determinato, voglioso di crescere dando sempre il massimo. La Spal è un altro mondo. Questo è un ambiente top, roba da serie A. Sono molto motivato per questa nuova sfida». E ancora: «Ci tengo a ringraziare la società per l’opportunità ricevuta, non ho dubitato nemmeno un secondo quando mi è arrivata la notizia dell’interessamento. La scelta di venire qui è stata molto semplice. Cercherò di aiutare la squadra dando tutto dentro il campo. Punta unica o in tandem? Non m’interessa – risponde Molina a specifica domanda sul ruolo d’attacco –, conta solo fare ciò che mi chiede il nuovo mister. Inoltre ci terrei a ringraziare Dossena per i pochi giorni vissuti assieme e per avermi voluto qui». La punta, lasciando Maradona e Messi intatti nell’Olimpo degli eroi argentini, ha menzionato Batistuta come idolo e modello a cui ispirarsi sul rettangolo di gioco: «Mi identifico molto in lui. Aveva una clamorosa determinazione e una potenza incredibile nel voler spaccare le porte avversarie». Alla Spal Molina ha ritrovato il suo ex compagno Karlsson e ha fatto la conoscenza di capitan Antenucci: «Mirco e tutti i miei nuovi compagni mi hanno ben accolto sin dal primo giorno, sono molto felice di quest’avvio. Ottar ovviamente lo conoscevo già molto bene e devo dire che lo scorso anno a Pesaro ci eravamo trovati in una situazione simile ma ci siamo salvati all’ultimo secondo dell’ultima partita, senza mai mollare. Qui alla Spal – assicura con decisione il neo biancazzurro – vogliamo provare a fare ancora meglio, risalendo il prima possibile la classifica».
Il campano Se Molina ha promesso di portare la “garra” tipica del Sud America, Nina rilancia con la “cazzimma” napoletana. Insomma, due ingredienti mica male in (doverosi) tempi di battaglia. Nativo di Pompei (2001), anch’egli è giunto a Ferrara la scorsa settimana nell’operazione allargata messa a segno dal direttore sportivo Alex Casella con la Vis Pesaro. Christian Nina attende di debuttare con la nuova maglia e si presenta così nel cuore della sala stampa di via Copparo: «È stato un grande onore ricevere la chiamata della Spal e aver quindi la possibilità di giocare in una piazza e in una città così gloriosa – esordisce il nuovo giocatore biancazzurro –. Prometto che darò il massimo di me stesso a ogni occasione che mi capiterà per la maglia e per la gente. In questi giorni non c’è un solo istante in cui non penso a questo grande sogno che è diventato realtà. Ripeto, suderò la divisa ogni volta perché questa città non merita di stare in serie C». Poi si concentra sul gruppo e sulla nuova “spedizione” vissuta ancora una volta assieme al suo amico Molina: «Siamo venuti qui per dare una mano, dentro e fuori dal campo. Ce la metteremo tutta. Siamo abituati a giocare partite di sofferenza e siamo quindi disposti a dare tutto per tutto ogni giorno. Con umiltà e con lo spirito del gruppo ci si può risollevare, lo si è visto quest’anno alla Vis Pesaro con un tipo di campionato diverso che si sta facendo rispetto alla faticosa salvezza della passata stagione. Anche qui alla Spal vedo uno spogliatoio di lavoratori, vogliosi di dare il massimo per risalire la classifica». E ancora sul ruolo che potrà avere in campo del nuovo 99 spallino: «Sono un centrocampista, mi adatto a qualsiasi posizione e sono a completa disposizione del mister con cui mi sono trovato bene sin da subito. Le mie caratteristiche – sottolinea in chiusura Nina sono di rottura, diciamo che la tecnica non è il mio forte, ma ho tanta grinta e do sempre tutto».