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Il punto a fine calciomercato: "La Spal ha tutto per finire bene"

Alessio Duatti
Il punto a fine calciomercato: "La Spal ha tutto per finire bene"

Il ds Alex Casella traccia il bilancio del mercato e lancia messaggi: "Il club è presente e già dalla prossima estate ci permetterà di fare operazioni"

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Ferrara Classico punto da fine calciomercato, che nelle ultime ore si è anche intrecciato all’avvicendamento in panchina, in compagnia del massimo esponente dell’area tecnica. Alex Casella ha tirato le somme sulla finestra di gennaio, cosiddetta “di riparazione”, quantomai anomala in casa biancazzurra, proprio perché approcciata e portata a termine con un allenatore che non è più alla guida della rosa integrata e sfoltita.

«In primo luogo – introduce Casella partendo proprio dall’esonero deciso 24 ore dopo la sconfitta interna con il Milan Futuro – vorrei ringraziare Dossena e il suo staff. Dal nostro gruppo di lavoro, assieme alla proprietà, è stata presa questa decisione a malincuore, ma in questo mestiere siamo tutti figli dei risultati. In questo momento, a 13 partite dal termine e con uno scontro diretto perso di recente, nella nostra condizione può subentrare la paura. Spiace molto, anche perché umanamente e professionalmente ho grandissimo rispetto di Dossena, ma in questo momento era necessario portare una nuova guida tecnica, per cercare di risollevarci questa situazione».

Detto questo, ed è facile comprendere quanto sia pesato personalmente al direttore avallare un passo del genere, lui che con Dossena era arrivato dalla Pro Vercelli la scorsa estate, il direttore chiude la parentesi e porta la sua riflessione più propriamente sulle operazione effettuate sulla rosa: «Per quanto riguarda il mercato dei giocatori, credo che la Spal sia stata protagonista sin dal principio della sessione, dando seguito al lavoro svolto in estate. Abbiamo centrato tutti gli obiettivi tecnici che ci eravamo posti con molta più lucidità e tranquillità rispetto ai mesi scorsi, laddove c’era l’esigenza di lavorare molto sulle uscite. Oggi ci sentiamo completi per affrontare la seconda parte della stagione. La proprietà ha lavorato sul periodo attuale, ma anche sul domani, ponendo una nuova base all’insegna dell’equilibrio. Il club è presente e c’è una prospettiva futura che già dalla prossima estate ci permetterà di fare determinate operazioni più liberamente».

Parole impegnative e tutto sommato inattese, un segnale, per quanto indiretto, che arriva da lontano, da parte del patron Joe Tacopina, che per altro fa il paio con la scelta dell’avvicendamento dello staff tecnico e dalle modalità economiche con le quali è stato realizzato, pareggiando le condizioni che legavano il nuovo mister e il suo staff al Lecco fino a giugno 2026. Casella, senza ulteriori indugi, ha quindi detto due parole sui primi giorni di Francesco Baldini alla guida della Spal: «Sta mostrato grande entusiasmo e soddisfazione nell’esser qui con noi. Anche lui predilige giocare con il 4-3-3, ma viene da un percorso in cui ha usato anche altri schieramenti, compreso il 3-5-2. In questi giorni sta conoscendo l’organico a sua disposizione, iniziando a valutare lo schieramento da contrapporre nella sua prima uscita contro l’Entella. Per noi sarà una partita insidiosa, ma molto importante».

Non tutte le operazioni di mercato previste entro la mezzanotte di lunedì scorso sono però andate a buon fine. Tra queste, la permanenza di Radrezza in organico: «Il nuovo mister punta e si aspetta delle risposte da tutti. Il percorso di Igor fin qui non è stato positivo, ha avuto opportunità di mercato che non si sono concretizzate, ma oggi abbiamo pulito il tavolo con una spugna bianca e chi è rimasto qui ha una nuova possibilità di dimostrare e di lanciare un segnale positivo per la Spal. Oggi il nostro organico, a parte l’infortunato Bidaoui, è tutto disponibile, quindi penso che questa competitività sia un fattore altamente positivo». Per contro, si è chiuso un capitolo sgradevole con l’uscita di Saiani: «Già in precedenza avevo spiegato che non aveva voluto rinnovare il suo contratto con noi. E anche negli ultimi mesi, con insofferenza, ha sempre mostrato la volontà di slegarsi dalla Spal. Situazione non più ricucibile, quindi abbiamo deciso di cederlo all’Entella (che lo ha poi girato in prestito alla Virtus Verona, ndr), mantenendo percentuali future e bonus. Anche perché da oggi avrebbe potuto firmare un preliminare valido dal prossimo 1 luglio, svincolandosi a fine stagione, e la Spal non avrebbe ottenuto nulla dal lavoro fatto negli anni su di lui».