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Granoche “legge” Modena-Spezia: «Fidatevi di Defrel e Pedro Mendes»

di Claudio Romiti

	"El Diablo" Granoche con Defrel, Mandelli e Catellani
"El Diablo" Granoche con Defrel, Mandelli e Catellani

Il doppio ex ha incontrato Catellani, Mandelli e i “colleghi” di reparto: «Playoff a tre punti»

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Modena-Spezia è la sua partita. È la partita di Pablo Granoche nel senso che lui l’ha giocata su entrambi i fronti. Due giorni fa il “Diablo” ha fatto una visita al club gialloblù, durante la quale, tra gli altri, ha incontrato Catellani, Mandelli e i suoi “colleghi” di ruolo Mendes e Defrel.

Granoche, che impressioni da questa rimpatriata?

«Mi ero sentito con Catellani e quando mi ha invitato sono venuto molto volentieri, anche perché mi fa sempre piacer tornare a Modena. Ho ritrovato vecchi amici e ho avuto la bella sorpresa di vedere quanto sia organizzata e solida questa società e quali prospettive di crescita abbia. È una piazza importante e so che la gente è molto contenta di questo corso».

Parlare con Granoche fa tornare in mente la Serie A sfiorata una decina d’anni fa…

«Ci mancò davvero poco, forse solo un po’ di fortuna. Nel doppio scontro di semifinale col Cesena avevamo diversi infortunati e io avevo 40 di febbre. Un vero peccato, perché eravamo arrivati lì con una straordinaria cavalcata negli ultimi mesi di campionato e in finale il Latina sarebbe stato un avversario forse meno temibile del Cesena».

Nella sua visita a Modena ha parlato con Mendes e Defrel. Cosa vi siete detti?

«Con Defrel ho giocato nel Cesena, poi lui è stato sempre in Serie A. Una bella carriera e adesso ha solo bisogno di continuità, quindi credo che abbia fatto bene a venire nel Modena, mi sembra la piazza giusta per lui».

E a Mendes, da bomber a bomber, ha dato qualche consiglio per ritrovare la vita del gol?

«I numeri, nel rapporto presenze-gol, non lo stanno premiando in questo periodo, ma so che sta facendo un gran lavoro per la squadra, un lavoro certamente non estraneo al record di marcatori diversi che ha il Modena. Giocatore dal fisico notevole, non deve mai dimenticare che per gli attaccanti ci sono momenti più o meno fortunati e Pedro ha solo bisogno di sbloccarsi, prima o poi lo farà, magari con una palla sporca e quando meno se l’aspetta. Tra l’altro lui e Defrel si completano bene come caratteristiche. Poi, anche io, arrivato qui, ci misi alcune partite a trovare il gol».

Modena-Spezia di sabato 15 febbraio è la sua partita…

«Infatti sono due squadre che seguo volentieri. Lo Spezia è molto forte e sono convinto che se la giocherà fino alla fine con le prime due e con la Cremonese per la promozione diretta. Per il Modena è una sfida difficile e deve fare una partita intelligente, perché lo Spezia anche quando sembra chiuso è rapidissimo a ripartire con il suo calcio fatto di pochi tocchi e molta verticalità, un calcio che a me piace molto. Poi sembra avere l’allenatore giusto, una bella rosa e un parco attaccanti di prima qualità, a cominciare da Esposito».

Insomma, un bel banco di prova per il Modena, ancora alla ricerca della continuità di vittorie e con i playoff a un passo?

«Lo sarà comunque anche per lo Spezia, perché con la spinta del Braglia è dura per qualunque avversario. Poi, è la classifica a dire che i playoff per i gialli sono ancora a soli tre punti».

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