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Spal, cambio al vertice: Marcello Follano sarà il nuovo presidente?

Alessio Duatti
Spal, cambio al vertice: Marcello Follano sarà il nuovo presidente?

Tacopina è lontanissimo, mentre il socio è a Ferrara da settimane, a quanto pare per vivere in prima persona il progetto biancazzurro. Sotto la Curva ha cercato di scusarsi: un tentativo poco riuscito, ma ora si aprono nuovi spiragli

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Ferrara Avrebbe voluto palesarsi al fianco della squadra già in quel di Piancastagnaio, Marcello Follano. Ma il viaggio sul manto erboso senese è stato negato dagli addetti alla sicurezza – dopo non poche discussioni, anche colorite – per la mancanza di un “pass”. L’appuntamento è quindi stato rimandato soltanto di qualche giorno, in condizioni decisamente meno comode, con l’epilogo della missione sotto la Ovest del “Paolo Mazza” ormai noto a tutti.

Prima di riassumere i fatti è doveroso arrivare al dunque, ovvero alle possibili intenzioni dell’investitore italoamericano che dal gennaio 2024 immette denaro nelle casse di via Copparo. A quanto pare, Follano avrebbe scelto di vivere sempre più in prima persona il progetto biancazzurro con vista proiettata sul domani. Se sarà effettivo l’avvicendamento con Joe Tacopina a capo del club lo si saprà a stagione finita o comunque durante la bollente estate che attende la Spal. Da un lato c’è l’avvocato newyorkese che è letteralmente sparito dai radar cittadini e che con ogni probabilità non vedremo più da queste parti, dall’altro c’è il suo socio (e membro del consiglio d’amministrazione, assieme alla sorella Gabriella) che ha piantato le tende a Ferrara da quasi un mesetto con l’obiettivo d’immergersi sempre più nella realtà, a supporto della squadra nel momento più delicato della stagione, ma soprattutto per conoscere da vicino ogni dinamica legata a un possibile ruolo futuro.

Sotto la Ovest Ecco perché l’altra sera Follano ha raggiunto i giocatori sotto la curva, cercando in un certo senso di catturare l’attenzione del popolo che stava conferendo con capitan Antenucci (in rappresentanza del gruppo). Secondo le ricostruzioni trapelate da parte di chi era in zona, il partner di Tacopina avrebbe tentato di portare le proprie scuse a nome della Spal per la mancanza dei risultati e per la condizione della classifica; qualcuno ha udito anche frasi legate al suo ruolo di presidente ma sulle quali non vi è alcuna conferma ufficiale e pertanto vanno prese soltanto come voci di un concitato momento. E se anche così sarà è evidente che i giochi non siano ancora fatti e che quando in ballo ci sono milioni di euro occorre utilizzare la massima cautela, senza scoprirsi del tutto. È forse questa l’unica spiegazione alla condizione di silenzio (no interviste, no conferenze stampa) attivata anche dallo stesso Follano nonostante si trovi in città da settimane.

Tutto evitabile Ma al netto di tutto ciò è altrettanto chiaro che, vista la tensione del momento e la totale sfiducia della gente nella corrente gestione americana, Follano avrebbe potuto evitare quel “debutto” o quantomeno avrebbe dovuto spiegare un paio di cose pubblicamente, prima di palesarsi dal nulla sotto il feudo del tifo biancazzurro. Poi è ovvio che in un momento del genere possano sorgere malintesi e fraintendimenti di ogni tipo. Il gesto dello “Shaka”, di ronaldinhana memoria e tanto caro ai surfisti, non porta con sé definizioni offensive come un dito medio (sfoderato in passato da Tacopina verso la curva), ma ogni atteggiamento anomalo accentua lo stato di crisi nei rapporti e si apre a interpretazioni.