La Nuova Ferrara

Sport

Ciclismo

Verso la “Coppi e Bartali”, la Ferrara-Bondeno dà il via alla Settimana internazionale

Marco Nagliati
Verso la “Coppi e Bartali”, la Ferrara-Bondeno dà il via alla Settimana internazionale

I retroscena della prima tappa al via martedì 25 marzo. Con 25 squadre per 175 corridori messa in campo una macchina organizzativa enorme. Il programma

4 MINUTI DI LETTURA





Ferrara “Avete voluto la bicicletta? E adesso, pedalate…” Sospiro. E nessun rimpianto. Anzi, semmai orgoglio e la voglia di constatare in strada quanto costruito pezzo per pezzo. Come un Lego dai mille tasselli e non per tutti. Martedì Ferrara ospiterà la partenza della prima tappa della 25ª edizione della Settimana internazionale Coppi e Bartali. Il via da largo Castello alle 11.30 verso via Pomposa: la gara partirà da lì. E gran parte del percorso, 174,5 km all’arrivo di Bondeno, transiterà sul territorio del capoluogo. Diciamo quasi 90 km. Sulla linea di partenza 25 squadre professionistiche, 175 corridori; più tecnici, dirigenti, massaggiatori, membri dello staff. Non a caso si dice “una carovana”. Per gestire quello che è stato definito «un cimento» c’è un lavoro enorme da compiere. «Il ciclismo è lo sport più popolare perché non si paga il biglietto», sosteneva Pier Paolo Pasolini. Per regalare queste emozioni c’è un dietro le quinte assai strutturato da provare a scoprire. Le problematiche legate alla logistica sono complesse. Intrecciate tra loro. Quotidiane. Non prive d’imprevisti. Quando si tratta di mettere in relazione tanti soggetti è inevitabile.

«Siamo al lavoro giorno e notte, senza sosta», sostiene Francesco Carità, assessore allo sport. La marcia di avvicinamento allo start di martedì è iniziata sei mesi fa, col primo tavolo di lavoro. La bozza iniziale di una notevole serie di appuntamenti operativi: «Perché l’organizzazione del Gruppo Sportivo Emilia si è occupata di alcune questioni, ma l’amministrazione ha svolto un ruolo centrale», spiega Carità. Si pensi alla viabilità con la sicurezza da garantire: «Abbiamo coinvolto gli hotel – racconta Carità – per ospitare atleti e membri delle squadre. Le sale del Comune utilizzate per le questioni burocratiche». La città, un corpo unico. Sinergico. La Polizia locale fondamentale per la gestione delle strade, la segnaletica agli incroci. La Prefettura che ha messo a disposizione delle Volanti, un Comitato di sicurezza creato appositamente. Ogni passaggio condiviso con tutti gli attori in commedia. E poi i divieti di sosta, la divulgazione strada per strada degli orari del transito dei corridori, affinché la cittadinanza abbia meno disagio possibile. Ancora: il coinvolgimento delle associazioni di categoria per l’esposizione delle locandine nelle attività commerciali, lo spazio da destinare agli stand il giorno delle gara (Casoni con l’amaro del ciclista; rivendite e riparazioni delle due ruote). Gli inviti alle scuole per arrivare in piazza con le classi di studenti. Senza trascurare l’universo dei volontari, indispensabili nell’opera di affiancamento alle forze dell’ordine: Avis, Cisl pensionati, Protezione civile. Centinaia di persone che renderanno possibile l’evento. Tutti con un compito specifico, coordinati da una regia unica. Una decina gli impiegati del servizio sport del Comune, che da centotrenta giorni lavorano sul progetto. «L’aspetto importante – spiega Carità – è che non abbiamo preso in mano un pacchetto, ma l’abbiamo formato insieme al Gs Emilia, contribuendo a unire Ferrara all’evento stesso, che non è stato lasciato a sé stante. La città che si apre al mondo esterno». Puntando ovviamente a richiamare turisti, abbinando lo sport all’arte (vedi la nuova esposizione Mucha e Boldini a palazzo Diamanti). Per questo al recente Expo Bike c’erano depliant che pubblicizzavano la tappa estense della Coppi e Bartali. Il quartier generale sarà al palazzetto dello sport: ospiterà la segreteria generale, la giuria e i cronometristi.

Lunedì dalle 15, dunque, alla Bondi Arena si svolgeranno le operazioni burocratiche (verifica licenze, assegnazione numeri di gara); alle 15 riunione tecnica e alle 17.45 riunione sicurezza con Collegio di giuria, autisti, moto scorta (saranno sedici della Polizia più tre auto) e più in generale tutto il personale impegnato in corsa. Michele Maietti, per quanto riguarda la Polizia locale, è il responsabile unità operativa grandi eventi e rapporti con le istituzioni.

Martedì, il giorno di gara: apertura villaggio in piazza Castello alle 9; parcheggio bus squadre in piazza Travaglio. Ritrovo dei concorrenti alle 10. Alle 11.35 l’incolonnamento in largo Castello, poi corso Giovecca e via Pomposa. Il serpentone prenderà la via del Mare, via Massafiscaglia (Villanova, Viconovo, Fossalta) per un circuito che infine da Malborghetto riporterà a Ferrara (via Bacchelli, Porta Catena, viale Po). E da via Modena direzione Vigarano Pieve, verso Bondeno. Per gli organizzatori del capoluogo arriverà, forse, il momento di rilassarsi. «Uno sforzo importante – ammette il prefetto Massimo Marchesiello – ma il ciclismo è una bella vetrina».