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Spal, via dei playout segnata. Ma c’è da centrare la salvezza

Alessio Duatti e Sergio Armanino
Spal, via dei playout segnata. Ma c’è da centrare la salvezza

Le ultime tre giornate di stagione regolare saranno da brividi

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Ferrara Le mancate vittorie contro Legnago Salus e Torres, unite a tutto il grave pregresso, hanno sancito che, salvo miracoli, la Spal dovrà davvero passare dai playout (i sabati 10 e 17 maggio le date in cui si disputeranno le partite d’andata e ritorno, in orari ancora da stabilire). Anche Matteo Arena, uno dei ragazzi maggiormente rappresentativi dello spogliatoio biancazzurro, nell’immediato post partita di Sassari ha ammesso con grande onestà che ci si dovrà preparare mentalmente a giocare il “dentro o fuori” per salvare la categoria.
Addio ai sogni
La salvezza diretta è infatti diventata una specie d’utopia, che passerebbe soltanto per un’unica combinazione: vincere tutte le ultime tre di campionato, superare entrambe le rossonere (Milan Futuro e Lucchese) e staccare di 9 punti il Sestri Levante, guadagnando quindi almeno 5 lunghezze sui Corsari liguri, oggi penultimi, che quindi potrebbero al massimo pareggiarne tre oppure vincerne una, pareggiarne una e perderne una. Genovesi che però hanno un solo punto di vantaggio sul Legnago: venissero superati, allora i conti della Spal si farebbero sui veronesi, ai quali sarebbe concesso di raccogliere al massimo 5 punti, quindi una vittoria e due pareggi. Tutto molto improbabile. Sfuma definitivamente il discorso salvezza diretta uscendo dalla zona playout: anche in caso di aggancio dell’Ascoli e/o del Campobasso a quota 39, infatti, la Spal sarebbe comunque la peggior classificata delle tre, con gli scontri diretti a sfavore nei confronti dei molisani e per differenza reti con i marchigiani.
La rincorsa
L’ultimo turno di campionato disputato ha detto che, con il punticino sardo, i biancazzurri hanno leggermente accorciato sulla Lucchese (oggi a -3), allungato di uno sulle pericolantissime Sestri e Legnago, ma si è verificato l’aggancio del Milan Futuro, che, avendo gli scontri diretti a favore con la Spal, è da considerarsi avanti e quindi eventualmente con il vantaggio di non dover per forza prevalere nel doppio confronto della post season tra 17ª e 18ª, quello che allo stato attuale delle cose si profila appunto contro la squadra di mister Baldini.
Incroci
Al termine della stagione regolare mancano 270 giri d’orologio, al netto del recupero che si giocherà domani pomeriggio (ore 15) tra Pescara e Arezzo. Due squadre che faranno i playoff: anche questo, comunque, interessa, perché gli incroci con le squadre di bassa classifica ci saranno, proprio l’Arezzo deve ancora giocare il derby toscano con la Lucchese, per esempio.
Ultimo spezzatino
È il caso di ricordare che il prossimo turno sarà l’ultimo spezzettato (esattamente da sabato 12 a lunedì 14), mentre le ultime due giornate (quelle di Pasquetta e dell’ultima domenica d’aprile) si giocheranno tutte in contemporanea con orario d’avvio, rispettivamente, alle 15 e alle 16.30.
Dietro l’angolo
Intanto la Spal deve concentrarsi sul prossimo impegno, quello che la vedrà scendere in campo sabato alle 17.30 al “Paolo Mazza” contro il Pontedera. Sarà utile che i biancazzurri rispolverino i ricordi del match d’andata e l’umiliazione subita la sera del 2 dicembre al “Mannucci”: un 5-1 indimenticabile, con l’espulsione per proteste di El Kaddouri dopo essere subentrato a Polito da appena 8 minuti. Ricordi che dovrebbero accendere il fuoco dentro al petto di Antenucci e compagni, per restituire pan per focaccia a una compagine che, a oggi, è ai margini della zona playoff e con qualche ambizione di entrarci. A proposito della sfida di sabato pomeriggio, ieri è partita la prevendita dei biglietti per assistervi, con le modalità consuete, così come i punti di riferimento per l’acquisto dei ticket, on line e dal vivo. A seguire, poi, La spal dovrà vedersela con la Vis a Pesaro e con il Gubbio per l’ultima di stagione regolare in casa, altri avversari “da playoff” che non faranno regali: ci sarà tempo per tornarci, le difficoltà è meglio affrontarle una alla volta .