Modena-Sassuolo, febbre da derby altissima: attesi più di 13mila spettatori, Mandelli e Grosso carichi
Venduti in prevendita oltre 12.200 biglietti, curva Montagnani sold out (come la Tribuna centrale) e in quella ospiti 1.289 tifosi neroverdi. I due allenatori: «Pronti a giocare una grande partita»
MODENA. Conto alla rovescia Modena-Sassuolo, il big match di Serie B in programma alle 19.30 di sabato 12 aprile allo stadio Braglia. Sarà il pubblico delle grandi occasioni ad accogliere nel derby che vale un’ipoteca sulla Serie A per i neroverdi e un sogno playoff ancora più concreto per i gialloblù. Il dato della prevendita ha già portato a sfondare la barriera dei 12.000 spettatori totali, con 6.136 tagliandi venduti che vanno a sommarsi ai 6.078 abbonati. Importante anche la presenza di tifosi sassolesi nel settore ospiti: saranno 1.289. Dopo la Curva Montagnani è andata sold out anche la Tribuna Centrale e pochi biglietti rimangono nelle Poltronissime. E i botteghini del Braglia saranno aperti anche dalle 17 fino a mezz’ora dopo il fischio d’inizio della partita.
L’intervista a Paolo Mandelli
Mandelli, il derby arriva dopo due partite di sostanza e maturità.
«Anche in passato avevamo già fatto prestazioni simili, ci era forse mancata continuità, ma capita anche a grandi squadre, come si è visto all’Atalanta. Poi, non dimentichiamo mai che sono dovuto partire da un penultimo posto e certe rimonte sono sempre complicate, basta guardare l’attuale classifica di certe formazioni partite con obiettivi molto alti. Il nostro passaggio a vuoto è stato solo il recente trittico di gare con un punto».
Il Modena sembra avere tratto gran beneficio dall’ultima sosta.
«Bisogna sempre tornare a dove è iniziata la mia gestione. Quando sei nel fango devi fare grandi sforzi per uscirne, poi nell’ultima sosta abbiamo sfruttato la voglia di ripartire dopo quelle tre gare negative. E’ come in economia, un momento difficile può darti la spinta».
Sarà anche il derby degli ex, in primis proprio Mandelli.
«Sarò sempre grato al Sassuolo che, quando ho smesso di giocare, mi ha dato l’opportunità di lavorare nel suo settore giovanile per quindici anni e di avere tante soddisfazioni. Questa partita come derby non ha una storia lunga, ma quando ci sono interessi comuni in gioco, allora diventa vero derby».
Che Sassuolo si aspetta?
«Il campionato ha detto che è la più forte, soprattutto perché ha saputo concretizzare il suo organico sul campo. Non é mai scontato, e anche qui basta rimandare al confronto con altre squadre forti. Ormai è in Serie A, gli manca solo la matematica. Noi però dobbiamo concentrarci solo su noi stessi, cercando di opporre la maggiore resistenza possibile, senza guardare troppo alla sua sconfitta di Palermo. Poi, quando sei vicino alla meta magari ti viene fretta e comunque veniva da una serie di vittorie consecutive. Il nostro obiettivo non è ritardare la festa del Sassuolo ma fare punti per noi stessi: faremo una partita degna del pubblico che ci sarà».
Tra gli ex in campo ci sarà un ritrovato Gliozzi.
«A tavola pesa la pasta, arriva presto e va via tardi, particolari da cui si capisce che voleva di più da se stesso».
Dopo le vicende di mercato, Palumbo avrà uno stimolo in più?
«Dovreste chiederlo a lui. Io lo vedo concentrato per fare un grande finale di stagione».
L’intervista a Fabio Grosso
Grosso, com’è stata la settimana dopo la sconfitta di Palermo?
«Non era il risultato che volevamo, non ci eravamo preparati per fare altro, però poi devi prendere quello che ti dà il campo e saper cogliere insegnamenti. Si può sbagliare, l’importante è che dagli errori si colgano insegnamenti che possono essere utili per le partite successive».
Si gioca un derby, ci sarà molto pubblico al Braglia. C’è qualcosa che teme maggiormente?
«Il sentimento del timore è importante per farti tirare fuori le tue qualità e far esprimere il coraggio e tutte le doti che hai. È importante sentirsi dentro a questa gara, mettere le nostre qualità. Sappiamo che è una partita attesa, sappiamo tante cose, come sempre, poi tantissime volte siamo stati in grado di utilizzarle nella maniera migliore, altre purtroppo non ci siamo riusciti. Quando gli altri dimostrano di essere migliori, alla fine ti complimenti e guardi avanti. Quando dimostrano di avere qualcosa in più sotto al profilo della determinazione, non ci sta, ma noi sotto questo punto di vista raramente abbiamo sbagliato le gare».
Quali sono i punti di forza del Modena?
«Ha fatto dei bei risultati, con le squadre di alta classifica si è sempre esaltato. Arriva da due risultati consecutivi importanti, dopo aver attraversato un momento di difficoltà sono stati bravissimi a reagire. All’interno ha dei ragazzi che conosco, perché Cotali e Caso sono stati protagonisti con me due anni fa a Frosinone. Ovviamente ci sono anche altri giocatori molto bravi che hanno dimostrato il loro valore all’interno di questo campionato».
Dopo le sconfitte c’è sempre stata la reazione. Si aspetta ci sia anche questa volta?
«Abbiamo sempre fatto bene le settimane, poi ci sono le partite che ti dicono le cose che fai meglio e peggio, ci sono gli avversari. Tanti imprevisti e situazioni che possono condizionare il risultato, ma che non condizionano il giudizio perché è importante mantenere l’equilibrio giusto. Ci siamo preparati bene per cercare di fare una grande partita, consapevoli che affrontiamo una squadra forte, che andiamo in un ambiente difficile e che sarà un derby. Abbiamo le qualità per fare gara piena e sappiamo quanto sarà importante farlo per portare a casa un risultato positivo, che è quello che vogliamo».