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La Spal pareggia e trova il Milan Futuro. Con la Vis Pesaro El Kaddouri sbaglia e Nador la riprende

Francesco Dondi
La Spal pareggia e trova il Milan Futuro. Con la Vis Pesaro El Kaddouri sbaglia e Nador la riprende

Biancazzurri sotto dopo meno di tre minuti e forcing sterile fino al 92’. Domenica contro il Gubbio è decisiva per stabilire le posizioni finali e il vantaggio della classifica in ottica playout

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Pesaro (PU) Otto punti in 12 partite, quarto pareggio consecutivo, solito canovaccio con gol preso nei primi minuti e sterile predominio che almeno stavolta porta al pareggio firmato da Nador al 92’. La Spal contro la Vis Pesaro mette in mostra tutti i propri, cronici guai, che bisognerà tentare di affievolire in vista dello spareggio salvezza. Perché il punto ottenuto nel pomeriggio improvvisato - inserito dalla Lega C per tamponare il repentino rinvio di sabato in occasione della morte di Papa Francesco - ha comunque portato ad una certezza: il playout si giocherà il 10 e 17 maggio contro il Milan Futuro. Servirà solo capire chi avrà il vantaggio della classifica e la gare di domenica - Spal in casa con il Gubbio e rossoneri con la Vis Pesaro - saranno decisive per definire le posizioni.

La cronaca

Al Tonino Benelli di Pesaro Baldini mette in campo una Spal ancora da esperimento. Senza Arena e Bassoli in difesa, arretra Nador tra Bruscagin e Fiordaliso, inserendo El Kaddouri in mediana insieme ad Awua. Dovrebbe essere il belga-marocchino l’uomo in più, tenuto nascosto fino all’ultimo dal tecnico spallino ed invece dopo appena 150 secondi combina il patatrac: perde palla su una carica di Paganini a pochi metri dall’area, il marchigiano avanza e spara sotto la traversa con Galeotti incapace di intervenire. Avvio drammatico ma ormai la Spal ci è abituata e proprio su questo aspetto bisognerà evitare di scivolare contro il Milan Futuro. Ma che la Vis Pesaro giochi prevalentemente per non farsi male in vista dei playoff è evidente e così i biancazzurri possono riorganizzarsi. Calapai e Ntenda prendono metri sugli esterni, Spini e Parigini provano a qualche spunto partendo larghi (nulla di clamoroso, sia chiaro) mentre Molina si fa apprezzare per un gol annullato e una mezza girata al volo che non sortiscono effetti oltre che per le sportellate da cui non si esenta mai. Il primo tiro in porta spallino arriva al minuto 26 su punizione (telefonata) di Spini ma è nei minuti finali del primo tempo che arriva il forcing: al 40’ incornata di Molina su angolo di Parigini e palla salvata sulla riga mentre poco dopo (43’) Calapai non impatta benissimo di testa da dentro l’area piccola.

Nella ripresa Baldini cambia ancora: fuori El Kaddouri e dentro Antenucci, difesa a 4 con Nador che avanza in mediana. La Spal insiste, ha sempre il pallone tra i piedi, ma Vukovic non fa neanche una parata se non per l’ordinaria amministrazione e questo la dice lunga. Si rivede Bidaoui dopo 3 mesi, dentro anche Radrezza ma soprattutto D’Orazio che è un po’ il talismano di questa squadra. Il tuttofare di Baldini crossa al 92’ da destra, Nador si inserisce in area e di piatto la appoggia in rete. Pari giusto, ma che non sa di niente e non dà energia né coraggio. Servirà altro nelle prossime tre partite, bisogna capire se la Spal quell’altro ce l’ha.